This essay examines the relationship between the cartography of the Empire and the English novel in the second half of the nineteenth century (Kipling, Conrad, Hardy, and others). Against the backdrop of an age bent on regulating the imperial geography of the nineteenth century, the essay analyzes the ways in which Victorian and fin de siècle literature registers its paradoxes through mutilated and spectral stories. Following in the path inaugurated by Said and the new ethnography (Clifford, etc.), the essay explores the breaking points of an epistemological paradigm which sought to construct the imperialist design of map-making into a Western pedagogy of order.

Il saggio prende in esame il rapporto fra le cartografie dell'impero e il romanzo del secondo ottocento inglese (Kipling, Conrad, Hardy e altri). Contro lo sfondo di una epoca impegnata a mettere ordine nella geografia imperiale dell'ottocento, il saggio analizza i modi in cui la letteratura vittoriana e di fine secolo ne registra le aporie attraverso racconti monchi e spettrali. Seguendo le indicazioni di Said e della nuova etnografia (Clifford, ecc.), il saggio esplora i punti di frattura di una episteme tesa a trasformare in occidentale didattica ordinativa l'imperialista costruzione delle mappe.

DEL SAPIO, M. (2006). “Mappe e fantasmi: resoconti dall’impero di Kipling, Hardy e altri”. In CHIALANT M.T: (a cura di), Viaggio e letteratura (pp. 157-178). VENEZIA : Marsilio.

“Mappe e fantasmi: resoconti dall’impero di Kipling, Hardy e altri”

DEL SAPIO, Maria
2006-01-01

Abstract

This essay examines the relationship between the cartography of the Empire and the English novel in the second half of the nineteenth century (Kipling, Conrad, Hardy, and others). Against the backdrop of an age bent on regulating the imperial geography of the nineteenth century, the essay analyzes the ways in which Victorian and fin de siècle literature registers its paradoxes through mutilated and spectral stories. Following in the path inaugurated by Said and the new ethnography (Clifford, etc.), the essay explores the breaking points of an epistemological paradigm which sought to construct the imperialist design of map-making into a Western pedagogy of order.
2006
88-317-8965-1
Il saggio prende in esame il rapporto fra le cartografie dell'impero e il romanzo del secondo ottocento inglese (Kipling, Conrad, Hardy e altri). Contro lo sfondo di una epoca impegnata a mettere ordine nella geografia imperiale dell'ottocento, il saggio analizza i modi in cui la letteratura vittoriana e di fine secolo ne registra le aporie attraverso racconti monchi e spettrali. Seguendo le indicazioni di Said e della nuova etnografia (Clifford, ecc.), il saggio esplora i punti di frattura di una episteme tesa a trasformare in occidentale didattica ordinativa l'imperialista costruzione delle mappe.
DEL SAPIO, M. (2006). “Mappe e fantasmi: resoconti dall’impero di Kipling, Hardy e altri”. In CHIALANT M.T: (a cura di), Viaggio e letteratura (pp. 157-178). VENEZIA : Marsilio.
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