Fino ad oggi, tutte le precedenti iniziative politiche e culturali che hanno visto come protagonista il Mediterraneo non hanno incluso i Balcani, quasi essi costituissero una regione a parte, legata a sfere culturali e politiche differenti ed estranea al bacino dell’Adriatico sulla quale pure si affaccia. L’eslcusione dei Balcani dai piani d’integrazione e interazione dell’area mediterranea non è stata causale, ma risponde al permanere di una mentalità di lungo periodo radicata nella storia e nella geografia politica del XX° secolo, durante la gran parte del quale i Balcani sono appartenuti al mondo comunista, relegati oltre “la Cortina di ferro”. Poichè le mentalità impiegano più tempo a trasformarsi delle realtà politiche, il crollo del Muro di Berlino non ha avuto un eco immediato nei rapporti che l’Europa occidentale, oggi Unione Europea, ha intrattenuto con quest’area che spesso si defisce perfierica, mentre in realtà è centrale dal punto di vista strettamente mediterraneo. I Balcani sono infatti un’area sensibile a cavallo tra due culture, quella europea e quella arabo-musulmana ( passando per l’eredità ottomana) che faticano ad incontrarsi ed allacciare un dialogo proficuo tanto rispetto al passato che rispetto al futuro. I Balcani sono un’area trascurata non tanto per negligenza, quanto per la complessità delle relazioni e degli approcci che essi richiedono e comportano a coloro che vogliano relazionarvisi. E’ dunque oggetto di merito che una delle novità più evidenti della nuova iniziativa mediterranea, l’Unione per il Mediterraneo, lanciata dal Presidente francese Sarkozy nel 2008 sia stata proprio l’inclusione dei Balcani, regione negletta e dimenticata da tutti gli accordi precedenti. -

Rizzi, F.P. (2010). I Balcani all’interno della strategia euro-mediterranea dell’UPM. In Gianluca Sadun Bordoni (a cura di), I Balcani e il Mediterraneo. SOVERIA MANNELLI : Rubbettino.

I Balcani all’interno della strategia euro-mediterranea dell’UPM

RIZZI, Francesco Paolo
2010-01-01

Abstract

Fino ad oggi, tutte le precedenti iniziative politiche e culturali che hanno visto come protagonista il Mediterraneo non hanno incluso i Balcani, quasi essi costituissero una regione a parte, legata a sfere culturali e politiche differenti ed estranea al bacino dell’Adriatico sulla quale pure si affaccia. L’eslcusione dei Balcani dai piani d’integrazione e interazione dell’area mediterranea non è stata causale, ma risponde al permanere di una mentalità di lungo periodo radicata nella storia e nella geografia politica del XX° secolo, durante la gran parte del quale i Balcani sono appartenuti al mondo comunista, relegati oltre “la Cortina di ferro”. Poichè le mentalità impiegano più tempo a trasformarsi delle realtà politiche, il crollo del Muro di Berlino non ha avuto un eco immediato nei rapporti che l’Europa occidentale, oggi Unione Europea, ha intrattenuto con quest’area che spesso si defisce perfierica, mentre in realtà è centrale dal punto di vista strettamente mediterraneo. I Balcani sono infatti un’area sensibile a cavallo tra due culture, quella europea e quella arabo-musulmana ( passando per l’eredità ottomana) che faticano ad incontrarsi ed allacciare un dialogo proficuo tanto rispetto al passato che rispetto al futuro. I Balcani sono un’area trascurata non tanto per negligenza, quanto per la complessità delle relazioni e degli approcci che essi richiedono e comportano a coloro che vogliano relazionarvisi. E’ dunque oggetto di merito che una delle novità più evidenti della nuova iniziativa mediterranea, l’Unione per il Mediterraneo, lanciata dal Presidente francese Sarkozy nel 2008 sia stata proprio l’inclusione dei Balcani, regione negletta e dimenticata da tutti gli accordi precedenti. -
2010
978-88-498-2817-7
Rizzi, F.P. (2010). I Balcani all’interno della strategia euro-mediterranea dell’UPM. In Gianluca Sadun Bordoni (a cura di), I Balcani e il Mediterraneo. SOVERIA MANNELLI : Rubbettino.
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