Il saggio, prendendo spunto dall’osservazione di alcune miniature che ritraggono i portenti in codici medievali islandesi e inglesi, ripercorre la disseminazione delle rappresentazioni iconografiche e testuali dei ciclopi con più occhi. Il processo di migrazione del modello del ciclope trioftalmo, che dal mondo classico giunge in Islanda (cfr. il ms AM 673 a I), viene segnalato attraverso esempi tratti da testi latini (commento di Servio all’Eneide, Panegyricus Messallae, Properzio etc.) e medievali (Riddle 40 dell’Exeter Book, Annolied, De proprietatibus rerum nella traduzione inglese di John Trevisa etc.) e da rappresentazioni musive, pittoriche e scultoree.
Faraci, D. (2009). Gli occhi del ciclope: una indagine iconografico-letteraria. In Maria Elena Ruggerini (a cura di), Studi anglo-norreni in onore di John S. McKinnell. "He hafað sundorcecynd" (pp. 387-413). CAGLIARI : CUEC Editrice.
Gli occhi del ciclope: una indagine iconografico-letteraria
FARACI, DORA
2009-01-01
Abstract
Il saggio, prendendo spunto dall’osservazione di alcune miniature che ritraggono i portenti in codici medievali islandesi e inglesi, ripercorre la disseminazione delle rappresentazioni iconografiche e testuali dei ciclopi con più occhi. Il processo di migrazione del modello del ciclope trioftalmo, che dal mondo classico giunge in Islanda (cfr. il ms AM 673 a I), viene segnalato attraverso esempi tratti da testi latini (commento di Servio all’Eneide, Panegyricus Messallae, Properzio etc.) e medievali (Riddle 40 dell’Exeter Book, Annolied, De proprietatibus rerum nella traduzione inglese di John Trevisa etc.) e da rappresentazioni musive, pittoriche e scultoree.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.