Il saggio propone la definizione del concetto di “icona culturale” quale figura, luogo, oggetto, testo o frammento di testo che, avendo acquisito una presenza particolare e durevole nell’immaginario collettivo, diviene parte di un patrimonio simbolico da cui attingono il linguaggio giornalistico e la pubblicità, la comunicazione colta e il parlare comune. Si può trattare di un frammento di racconti, rappresentazioni collettive, discorsi o pratiche culturali che, emancipati dal suo contesto di origine, agisce autonomamente in una pluralità di altri contesti, in orizzonti comunicativi, spazi linguistico-culturale, epoche diverse, assumendo via via significati nuovi. Europee queste icone lo sono perché è in qualche luogo dell’Europa che prendono forma e si installano nell’immaginario collettivo in quanto icone. E l’indagine della loro storia può favorire l’anamnesi di un’Europa transnazionale che aspetta di essere riletta alla luce del presente. Il saggio rimanda anche alle implicazioni intellettuali di un tale concetto, ovvero delle figure che designa: esse invitano infatti ad abbandonare la logica della delimitazione nazionale a favore di una logica dell’interdipendenza e della molteplicità di prospettive. Frutto di una stratificazione di significati diversi, queste icone sono figure mobili e composite che mostrano i sistemi simbolici della cultura nel segno della pluralità, dell’eterogeneità, dell’interconnessione. Sono forme trasversali dell’immaginario che funzionano da rivelatori della fondamentale interazione tra i diversi ambiti e media della comunicazione culturale – e rimandano perciò a una concezione sconfinata, altamente complessa, una concezione ipertestuale della cultura.
Fiorentino, F. (2009). Icone culturali: per una definizione del concetto. In Fiorentino Francesco (a cura di), Icone culturali d'Europa (pp. 9-24). MACERATA : Quodlibet.
Icone culturali: per una definizione del concetto
FIORENTINO, Francesco
2009-01-01
Abstract
Il saggio propone la definizione del concetto di “icona culturale” quale figura, luogo, oggetto, testo o frammento di testo che, avendo acquisito una presenza particolare e durevole nell’immaginario collettivo, diviene parte di un patrimonio simbolico da cui attingono il linguaggio giornalistico e la pubblicità, la comunicazione colta e il parlare comune. Si può trattare di un frammento di racconti, rappresentazioni collettive, discorsi o pratiche culturali che, emancipati dal suo contesto di origine, agisce autonomamente in una pluralità di altri contesti, in orizzonti comunicativi, spazi linguistico-culturale, epoche diverse, assumendo via via significati nuovi. Europee queste icone lo sono perché è in qualche luogo dell’Europa che prendono forma e si installano nell’immaginario collettivo in quanto icone. E l’indagine della loro storia può favorire l’anamnesi di un’Europa transnazionale che aspetta di essere riletta alla luce del presente. Il saggio rimanda anche alle implicazioni intellettuali di un tale concetto, ovvero delle figure che designa: esse invitano infatti ad abbandonare la logica della delimitazione nazionale a favore di una logica dell’interdipendenza e della molteplicità di prospettive. Frutto di una stratificazione di significati diversi, queste icone sono figure mobili e composite che mostrano i sistemi simbolici della cultura nel segno della pluralità, dell’eterogeneità, dell’interconnessione. Sono forme trasversali dell’immaginario che funzionano da rivelatori della fondamentale interazione tra i diversi ambiti e media della comunicazione culturale – e rimandano perciò a una concezione sconfinata, altamente complessa, una concezione ipertestuale della cultura.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.