L’articolo prende in esame il trattato perduto di Galeno Sulla Dimostrazione e la sua ricezione nella tarda antichità. Il contributo si divide in due parti. Nella prima sono ricostuiti lo scopo e la struttura del trattato perduto di Galeno; nella seconda si considera la ricezione di Galeno tra gli autori più tardi (specialmente i commentatori neoplatonici di Aristotele). La conclusione generale è che Galeno è ancora profondamente influenzato dalle tradizioni filosofiche ellenistiche: all’epistemologia è assegnato un ruolo centrale nei suoi scritti, mentre l’ontologia è quasi completamente trascurata. Un cambiamento ha luogo tra la fine del II e il III secolo dC (l’epoca di Alessandro di Afrodisia e Plotino), quanto l’eredità ellenistica giunge al suo termine e l’ontologia e la metafisica acquistano una nuova posizione dominante. La ricezione di Galeno tra gli autori più tardi (Temistio, Simplicio, forse Plotino) mostra come le sue dottrine epitemologiche fossero adattate e criticate in una diversa cornice filosofica.

This article focuses on Galen’s lost treatise On Demonstration and its reception in late Antiquity. The paper is divided into two parts: the first outlines the aims and structure of Galen’s lost treatise; the second focuses on the reception of Galen’s work among later authors (especially the Neoplatonic commentators on Aristotle). The general conclusion is that Galen is still deeply indebted to the Hellenistic philosophical traditions: epistemology is assigned a prominent position in his writings, while ontology is almost completely neglected. Changes instead occurred between the end of the 2nd century and the 3rd century CE (the age of Alexander of Aphrodisias and Plotinus), when the Hellenistic legacy came to an end, and ontology and metaphysics found new prominence. Galen’s reception among later authors (Themistius, Simplicius, perhaps Plotinus) shows that his epistemological doctrines were adapted and criticised within a different philosophical framework.

Chiaradonna, R. (2009). Le traité de Galien Sur la démonstration et sa postérité tardo-antique. In T.F.E. CHIARADONNA R. (a cura di), Physics and Philosophy of Nature in Greek Neoplatonism (pp. 43-77). LEIDEN : Brill.

Le traité de Galien Sur la démonstration et sa postérité tardo-antique

CHIARADONNA, RICCARDO
2009-01-01

Abstract

This article focuses on Galen’s lost treatise On Demonstration and its reception in late Antiquity. The paper is divided into two parts: the first outlines the aims and structure of Galen’s lost treatise; the second focuses on the reception of Galen’s work among later authors (especially the Neoplatonic commentators on Aristotle). The general conclusion is that Galen is still deeply indebted to the Hellenistic philosophical traditions: epistemology is assigned a prominent position in his writings, while ontology is almost completely neglected. Changes instead occurred between the end of the 2nd century and the 3rd century CE (the age of Alexander of Aphrodisias and Plotinus), when the Hellenistic legacy came to an end, and ontology and metaphysics found new prominence. Galen’s reception among later authors (Themistius, Simplicius, perhaps Plotinus) shows that his epistemological doctrines were adapted and criticised within a different philosophical framework.
2009
9004173803
L’articolo prende in esame il trattato perduto di Galeno Sulla Dimostrazione e la sua ricezione nella tarda antichità. Il contributo si divide in due parti. Nella prima sono ricostuiti lo scopo e la struttura del trattato perduto di Galeno; nella seconda si considera la ricezione di Galeno tra gli autori più tardi (specialmente i commentatori neoplatonici di Aristotele). La conclusione generale è che Galeno è ancora profondamente influenzato dalle tradizioni filosofiche ellenistiche: all’epistemologia è assegnato un ruolo centrale nei suoi scritti, mentre l’ontologia è quasi completamente trascurata. Un cambiamento ha luogo tra la fine del II e il III secolo dC (l’epoca di Alessandro di Afrodisia e Plotino), quanto l’eredità ellenistica giunge al suo termine e l’ontologia e la metafisica acquistano una nuova posizione dominante. La ricezione di Galeno tra gli autori più tardi (Temistio, Simplicio, forse Plotino) mostra come le sue dottrine epitemologiche fossero adattate e criticate in una diversa cornice filosofica.
Chiaradonna, R. (2009). Le traité de Galien Sur la démonstration et sa postérité tardo-antique. In T.F.E. CHIARADONNA R. (a cura di), Physics and Philosophy of Nature in Greek Neoplatonism (pp. 43-77). LEIDEN : Brill.
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