The archaeological risk is par excellence one of the main concerns in Italian contexts for a variety of reasons. First of all, in the literal sense, being risk associated as often as not to unexpected findings leads us to reconsider planning activity in the light of new and compelling reasons of protection and conservation. Secondly, in a broader sense, among other considerations, the inherent "relevance" of the remains, incorporating formal and functional value, seems to be involved in any decision making about their possible re-use as well. And finally, a major ground for ambiguity is provided by discrepancies and conflicts among archaeologists, restorers and urban planner, differently in charge of the matter.

Il rischio archeologico è per eccellenza uno dei principali fattori di incertezza nelle pratiche di pianificazione urbana. In senso letterale, in quanto associato a ritrovamenti largamente inattesi, esso pone la pianificazione e la progettazione urbana nelle condizioni di tematizzare e dare adeguato trattamento alle ragioni della tutela e conservazione delle memorie materiali. In senso più esteso, esso chiama in causa la rilevanza intrinseca delle rovine, reimmesse nel flusso della storia con i propri valori formali, funzionali e simbolici, che interagiscono potentemente con la sfera del riuso. Un ulteriore terreno di incertezza e ambiguità appartiene alla sfera decisionale, in cui debbono trovare composizione discrepanze e conflitti tra i saperi esperti convocati dalle diverse istanze di tutela, valorizzazione e gestione.

Palazzo, A.L. (2008). L’intervento nelle aree con presenze archeologiche. In La progettazione urbana. Declinazioni e strumenti (pp. 209-222).

L’intervento nelle aree con presenze archeologiche

PALAZZO, Anna Laura
2008-01-01

Abstract

The archaeological risk is par excellence one of the main concerns in Italian contexts for a variety of reasons. First of all, in the literal sense, being risk associated as often as not to unexpected findings leads us to reconsider planning activity in the light of new and compelling reasons of protection and conservation. Secondly, in a broader sense, among other considerations, the inherent "relevance" of the remains, incorporating formal and functional value, seems to be involved in any decision making about their possible re-use as well. And finally, a major ground for ambiguity is provided by discrepancies and conflicts among archaeologists, restorers and urban planner, differently in charge of the matter.
2008
978-88-324-6912-7
Il rischio archeologico è per eccellenza uno dei principali fattori di incertezza nelle pratiche di pianificazione urbana. In senso letterale, in quanto associato a ritrovamenti largamente inattesi, esso pone la pianificazione e la progettazione urbana nelle condizioni di tematizzare e dare adeguato trattamento alle ragioni della tutela e conservazione delle memorie materiali. In senso più esteso, esso chiama in causa la rilevanza intrinseca delle rovine, reimmesse nel flusso della storia con i propri valori formali, funzionali e simbolici, che interagiscono potentemente con la sfera del riuso. Un ulteriore terreno di incertezza e ambiguità appartiene alla sfera decisionale, in cui debbono trovare composizione discrepanze e conflitti tra i saperi esperti convocati dalle diverse istanze di tutela, valorizzazione e gestione.
Palazzo, A.L. (2008). L’intervento nelle aree con presenze archeologiche. In La progettazione urbana. Declinazioni e strumenti (pp. 209-222).
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11590/165752
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact