L’obiettivo generale dell’articolo si inscrive all’interno del dibattito volto ad una rivisitazione critica della categoria di sviluppo, proponendo da una parte di rivedere il concetto di sviluppo economico introducendo variabili culturali, istituzionali e dall’altro di tentare la formulazione di un quadro teorico più complesso capace di leggere in un modo più dinamico e processuale i differenti percorsi di sviluppo (al di là della debolezza e delle idiosincrasie) avviatisi nelle aree interne del Sud. Attraverso, quindi, l’indagine della cultura, delle istituzioni, del territorio si è inteso studiare il grado di incorporazione sociale dell’impresa e dei sistemi locali. Ciò ha consentito di cogliere per un verso la molteplicità dei percorsi di sviluppo, non sempre facilmente riconducibili a modelli consolidati come il distretto industriale, e per un altro di indagare le interconnessioni tra le diverse dimensioni piuttosto che analizzare i singoli fattori (evitando qualsiasi forma di riduzionismo). Innanzitutto va precisato che l’applicazione di tale modello pone allo scoperto alcuni punti critici dell’attuale paradigma di sviluppo: A) Assenza di una riflessione sul ruolo delle diverse relazioni che i soggetti costruiscono, al di là della forma, basate sullo scambio; B) Carenza di analisi sul ruolo che svolge il contesto socio-culturale sulla formazione del comportamento economico; C) Scarsa considerazione del ruolo delle istituzioni nel favorire e/o ostacolare lo sviluppo economico; D) Assenza di una visione incorporata dell’economia e prevalenza del principio formalista ; L’introduzione di una nuova visione di sistema locale consente di superare le carenze evidenziate, riconsiderando per un verso il ruolo del soggetto, del territorio e della comunità e per altro verso di avviare una riflessione più profonda del peso che queste dimensioni assumono nel processo di crescita in ragione dell’inserimento dei principi dell’interdipendenza/circolarità (evitando sia interpretazioni monodimensionali che deterministiche) e della dinamicità delle risorse sociali (si passa da una visione statica della cultura e delle risorse sociali ad una dinamica e riproduttiva). La riconsiderazione delle tre dimensioni avviene sulla base di una lettura critica della concezione del soggetto, del territorio e della comunità che ci è stata tramandata dalla letteratura economica sullo sviluppo.
Giardiello, M. (2007). Un'analisi eterodossa dello sviluppo locale. Soggetto, territorio e comunità. In Percorsi di sviluppo nelle società locali (pp. 85-97). SOVERIA MANNELLI : Rubbettino.
Un'analisi eterodossa dello sviluppo locale. Soggetto, territorio e comunità
GIARDIELLO, MAURO
2007-01-01
Abstract
L’obiettivo generale dell’articolo si inscrive all’interno del dibattito volto ad una rivisitazione critica della categoria di sviluppo, proponendo da una parte di rivedere il concetto di sviluppo economico introducendo variabili culturali, istituzionali e dall’altro di tentare la formulazione di un quadro teorico più complesso capace di leggere in un modo più dinamico e processuale i differenti percorsi di sviluppo (al di là della debolezza e delle idiosincrasie) avviatisi nelle aree interne del Sud. Attraverso, quindi, l’indagine della cultura, delle istituzioni, del territorio si è inteso studiare il grado di incorporazione sociale dell’impresa e dei sistemi locali. Ciò ha consentito di cogliere per un verso la molteplicità dei percorsi di sviluppo, non sempre facilmente riconducibili a modelli consolidati come il distretto industriale, e per un altro di indagare le interconnessioni tra le diverse dimensioni piuttosto che analizzare i singoli fattori (evitando qualsiasi forma di riduzionismo). Innanzitutto va precisato che l’applicazione di tale modello pone allo scoperto alcuni punti critici dell’attuale paradigma di sviluppo: A) Assenza di una riflessione sul ruolo delle diverse relazioni che i soggetti costruiscono, al di là della forma, basate sullo scambio; B) Carenza di analisi sul ruolo che svolge il contesto socio-culturale sulla formazione del comportamento economico; C) Scarsa considerazione del ruolo delle istituzioni nel favorire e/o ostacolare lo sviluppo economico; D) Assenza di una visione incorporata dell’economia e prevalenza del principio formalista ; L’introduzione di una nuova visione di sistema locale consente di superare le carenze evidenziate, riconsiderando per un verso il ruolo del soggetto, del territorio e della comunità e per altro verso di avviare una riflessione più profonda del peso che queste dimensioni assumono nel processo di crescita in ragione dell’inserimento dei principi dell’interdipendenza/circolarità (evitando sia interpretazioni monodimensionali che deterministiche) e della dinamicità delle risorse sociali (si passa da una visione statica della cultura e delle risorse sociali ad una dinamica e riproduttiva). La riconsiderazione delle tre dimensioni avviene sulla base di una lettura critica della concezione del soggetto, del territorio e della comunità che ci è stata tramandata dalla letteratura economica sullo sviluppo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.