Winckelmann, nella sua Storia dell’Arte antica, stabilisce la supremazia dell’arte greca del V secolo. Non così pensano alcuni artisti e teorici prerivoluzionari che credono nella possibilità, per l’arte francese, di raggiungere o anche superare quell’esempio attraverso un processo di rigenerazione. Essi ritengono infatti che il modello classico, contemplato e studiato con impegno instancabile, possa rinascere ad una nuova vita, animata dalla sensibilità dell’uomo moderno, dai suoi valori morali e dall’accumulo di sapere di cui la scienza lo ha arricchito. La ricerca anatomica, applicata alle statue antiche, permette di indagare nel segreto più profondo dell’arte del passato e allo stesso tempo insegna le tecniche per far palpitare la vita dietro le superfici levigate del marmo o nei personaggi convenzionali di un idillio. Il suo ruolo appare quindi evidente non solo nell’elaborazione delle teorie artistiche e nella formazione di pittori e scultori, ma anche come punto di partenza indispensabile per i tentativi di far rivivere, in senso moderno, i modelli classici nelle arti figurative e nella poesia. Resta invece meno evidente l’indagine sul passaggio da una ricerca scientifica, tecnica o meccanicistica alla dimensione profondamente spirituale dell’opera d’arte. -

NORCI CAGIANO DE AZEVEDO, L. (2004). I muscoli e il marmo. Arte e anatomia nella Francia neoclassica. In Ecriture et Anatomie. Médecine, Art, Littérature (pp. 323-348). Fasano : Schena.

I muscoli e il marmo. Arte e anatomia nella Francia neoclassica

NORCI CAGIANO DE AZEVEDO, Letizia
2004-01-01

Abstract

Winckelmann, nella sua Storia dell’Arte antica, stabilisce la supremazia dell’arte greca del V secolo. Non così pensano alcuni artisti e teorici prerivoluzionari che credono nella possibilità, per l’arte francese, di raggiungere o anche superare quell’esempio attraverso un processo di rigenerazione. Essi ritengono infatti che il modello classico, contemplato e studiato con impegno instancabile, possa rinascere ad una nuova vita, animata dalla sensibilità dell’uomo moderno, dai suoi valori morali e dall’accumulo di sapere di cui la scienza lo ha arricchito. La ricerca anatomica, applicata alle statue antiche, permette di indagare nel segreto più profondo dell’arte del passato e allo stesso tempo insegna le tecniche per far palpitare la vita dietro le superfici levigate del marmo o nei personaggi convenzionali di un idillio. Il suo ruolo appare quindi evidente non solo nell’elaborazione delle teorie artistiche e nella formazione di pittori e scultori, ma anche come punto di partenza indispensabile per i tentativi di far rivivere, in senso moderno, i modelli classici nelle arti figurative e nella poesia. Resta invece meno evidente l’indagine sul passaggio da una ricerca scientifica, tecnica o meccanicistica alla dimensione profondamente spirituale dell’opera d’arte. -
2004
88-8229-469-2
NORCI CAGIANO DE AZEVEDO, L. (2004). I muscoli e il marmo. Arte e anatomia nella Francia neoclassica. In Ecriture et Anatomie. Médecine, Art, Littérature (pp. 323-348). Fasano : Schena.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11590/166608
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