L’Autore passa al riesame i molti e complessi nodi problematici della figura della prorogatio delle Camere – dalla determinazione dell’arco temporale del relativo periodo, alla individuazione della ragione fondativa della reductio potestatis, sino alla definizione della natura e della portata della nozione di “ordinaria amministrazione” applicata all’organo parlamentare – assumendo, tuttavia, un’ottica di indagine particolare: quella del rapporto fra l’eventuale condizione di carenza di legittimazione all’esercizio della funzione legislativa delle Camere sciolte o scadute e la legittimità delle leggi approvate in costanza di prorogatio. Il saggio si traduce, pertanto, in una ricerca intorno all’esistenza e alla consistenza del nesso tra la condizione soggettiva in cui versa il legislatore in proroga di poteri e la validità delle leggi che questi si trova ad approvare, nell’ambito di un’analisi condotta in termini prevalentemente dinamico-evolutivi, piuttosto che in quelli fondamentalmente “statici”, in cui si è più tradizionalmente affrontata la quaestio del vizio del presupposto soggettivo delle leggi. I risultati cui l’indagine perviene paiono confortare sostenibilità della tesi della illegittimità, per vizio del presupposto soggettivo, delle leggi approvate dalle Camere, senza adeguata giustificazione, in regime di prorogatio o, quantomeno, accreditano l’idea ch’essa possa costituire una concreta ipotesi di studio, magari da ulteriormente precisare e approfondire.

Carnevale, P. (2004). La prorogatio delle Camere quale limite all’esercizio della funzione legislativa. In Scritti in memoria di Livio Paladin (pp. 467-537). NAPOLI : Jovene Editore.

La prorogatio delle Camere quale limite all’esercizio della funzione legislativa

CARNEVALE, Paolo
2004-01-01

Abstract

L’Autore passa al riesame i molti e complessi nodi problematici della figura della prorogatio delle Camere – dalla determinazione dell’arco temporale del relativo periodo, alla individuazione della ragione fondativa della reductio potestatis, sino alla definizione della natura e della portata della nozione di “ordinaria amministrazione” applicata all’organo parlamentare – assumendo, tuttavia, un’ottica di indagine particolare: quella del rapporto fra l’eventuale condizione di carenza di legittimazione all’esercizio della funzione legislativa delle Camere sciolte o scadute e la legittimità delle leggi approvate in costanza di prorogatio. Il saggio si traduce, pertanto, in una ricerca intorno all’esistenza e alla consistenza del nesso tra la condizione soggettiva in cui versa il legislatore in proroga di poteri e la validità delle leggi che questi si trova ad approvare, nell’ambito di un’analisi condotta in termini prevalentemente dinamico-evolutivi, piuttosto che in quelli fondamentalmente “statici”, in cui si è più tradizionalmente affrontata la quaestio del vizio del presupposto soggettivo delle leggi. I risultati cui l’indagine perviene paiono confortare sostenibilità della tesi della illegittimità, per vizio del presupposto soggettivo, delle leggi approvate dalle Camere, senza adeguata giustificazione, in regime di prorogatio o, quantomeno, accreditano l’idea ch’essa possa costituire una concreta ipotesi di studio, magari da ulteriormente precisare e approfondire.
2004
88-243-1536-4
Carnevale, P. (2004). La prorogatio delle Camere quale limite all’esercizio della funzione legislativa. In Scritti in memoria di Livio Paladin (pp. 467-537). NAPOLI : Jovene Editore.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11590/166825
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact