Lo studio si focalizza sulle comunità meridionali che dopo il sisma del 1980 hanno vissuto un processo di <<spaesamento>> (una forte disorganizzazione sociale) in cui l’invidia, piuttosto che la fiducia, è stata preferita dal ceto dominante e dalle connesse strategie istituzionali dal momento che essa ha consentito, e tutt’ora consente, la stabilità all’interno del ceto dominante, limitando il potere dei componenti e il conformismo tra la gente, impedendo la costituzione di azioni sociali collettive e innovative. In tal senso l’analisi del rapporto tra funzioni della comunità e sviluppo locale viene esemplificato attraverso l’applicazione contestuale della teoria dei sentimenti sociali, del conflitto nonché dell’approccio neoistituzionale. L’obiettivo è quello di analizzare il mancato sviluppo, il conformismo, la perdita di identità attraverso i processo di <<morfogenesi>> che ha investito la struttura delle relazioni sociali sotto la spinta di shock esogeni di varia natura. Il fine, pertanto, di questo lavoro è quello innanzitutto di avviare, nei limiti del materiale teorico ed empirico disponibile, una attenta riflessione sulle strutture di base che hanno regolato la vita sociale della comunità meridionale. Per far ciò è necessario fornire una definizione dei sentimenti che non sia né in termini psicologici né biologici ma cercando di evidenziare soprattutto la loro dimensione socioculturale. Sul piano analitico ciò implica che la funzione di sentimenti sociali come la fiducia e l’invidia viene intrecciata costantemente con la struttura del potere, della stratificazione sociale nonché delle relative performance istituzionali. Si assumono due prospettive teoriche: da una parte quella del conflitto, che ci consente di inquadrare i sentimenti come risorse che possono essere mobilitate e sfruttate nei conflitti per il potere, e dall’altra quella neoistituzionale che ci consente di comprendere come l’oscillazione verso l’uno o l’altro sentimento sociale sia non solo il frutto della lotta tra ceti per il controllo del potere ma anche il risultato della qualità delle azioni attuate dalle istituzioni. Infine viene presentata un’analisi del processo di <<morfogenesi>> del carattere sociale delle Comunità come causa ed effetto, al contempo, del più generale fenomeno di <<spaesamento>> che ha colpito negli ultimi tempi le piccole Comunità del sud.

Giardiello, M. (2006). Invidia e fiducia nelle piccole comunità spaesate. Sentimenti sociali e sviluppo locale. In Identità e sviluppo locale (pp. 19-40). NEW YORK : Lulu Press.

Invidia e fiducia nelle piccole comunità spaesate. Sentimenti sociali e sviluppo locale

GIARDIELLO, MAURO
2006-01-01

Abstract

Lo studio si focalizza sulle comunità meridionali che dopo il sisma del 1980 hanno vissuto un processo di <> (una forte disorganizzazione sociale) in cui l’invidia, piuttosto che la fiducia, è stata preferita dal ceto dominante e dalle connesse strategie istituzionali dal momento che essa ha consentito, e tutt’ora consente, la stabilità all’interno del ceto dominante, limitando il potere dei componenti e il conformismo tra la gente, impedendo la costituzione di azioni sociali collettive e innovative. In tal senso l’analisi del rapporto tra funzioni della comunità e sviluppo locale viene esemplificato attraverso l’applicazione contestuale della teoria dei sentimenti sociali, del conflitto nonché dell’approccio neoistituzionale. L’obiettivo è quello di analizzare il mancato sviluppo, il conformismo, la perdita di identità attraverso i processo di <> che ha investito la struttura delle relazioni sociali sotto la spinta di shock esogeni di varia natura. Il fine, pertanto, di questo lavoro è quello innanzitutto di avviare, nei limiti del materiale teorico ed empirico disponibile, una attenta riflessione sulle strutture di base che hanno regolato la vita sociale della comunità meridionale. Per far ciò è necessario fornire una definizione dei sentimenti che non sia né in termini psicologici né biologici ma cercando di evidenziare soprattutto la loro dimensione socioculturale. Sul piano analitico ciò implica che la funzione di sentimenti sociali come la fiducia e l’invidia viene intrecciata costantemente con la struttura del potere, della stratificazione sociale nonché delle relative performance istituzionali. Si assumono due prospettive teoriche: da una parte quella del conflitto, che ci consente di inquadrare i sentimenti come risorse che possono essere mobilitate e sfruttate nei conflitti per il potere, e dall’altra quella neoistituzionale che ci consente di comprendere come l’oscillazione verso l’uno o l’altro sentimento sociale sia non solo il frutto della lotta tra ceti per il controllo del potere ma anche il risultato della qualità delle azioni attuate dalle istituzioni. Infine viene presentata un’analisi del processo di <> del carattere sociale delle Comunità come causa ed effetto, al contempo, del più generale fenomeno di <> che ha colpito negli ultimi tempi le piccole Comunità del sud.
2006
978-1-4116-9418-7
Giardiello, M. (2006). Invidia e fiducia nelle piccole comunità spaesate. Sentimenti sociali e sviluppo locale. In Identità e sviluppo locale (pp. 19-40). NEW YORK : Lulu Press.
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