El cometido de este ensayo es el del estudio y transiciòn de politicas urbanas. Se trata de una cuestion crucial en el desarollo de stas politicas urbanas particularmente en piases como Italia, en los que la relaciòn entre la rehabilitaciòn de los edificios, la revocaciòn urban y el apoyo social es polémica y no siempre pacifica.
Nel comune di Roma, nel corso degli ultimi 15 anni, sono stati approvati, o sono in corso di approvazione, oltre 300 programmi integrati di riqualificazione. In questo periodo, il numero e la qualità dei progetti integrati territoriali è venuta crescendo. Questo intervento cerca di delineare alcuni elementi di confronto tra l’esperienza italiana, di Roma in particolare, e quella europea (Cremaschi 2005; Tedesco 2002). La questione dell’apprendimento e della trasposizione delle politiche è al centro di questo saggio (Fabbrini 2003). E’ una questione cruciale nello sviluppo delle politiche urbane (Cremaschi 2003), in particolare in paesi come l’Italia dove il confronto tra riqualificazione edilizia, rinnovo urbano e sostegno sociale è acceso e non sempre pacifico (Tosi 2000). Si può dunque generalizzare un’osservazione che venne fatta alla fine degli anni ’80 sulle politiche di quartiere in Francia. Cominciano ad essere verificate in diversi paesi le premesse (Gaudin 1990) che contraddistinguono la costituzione di un campo di politiche distinto. Tra queste si constata: - la congiunzione di settori dell'azione pubblica fino allora distinti, in particolare quelli relativi alla casa (politica che ha fatto la storia delle città europee durante il boom economico che viene così riassunta in un nuovo contesto) e all'azione sociale e forse, aggiungeremmo oggi, allo sviluppo locale; - lo spostamento di attenzione dalle politiche di settore alle politiche d’area, rivolte cioè a territori e località specifici, ancorché potenzialmente di scala diversa; volendo generalizzare, si tratta di politiche che trattano più il contesto delle funzioni; - l'investitura politica o la formazione di un distinto centro –un ministero per la città come in Francia; un assessorato alle periferie come a Roma e in altre città italiane- capace di autonoma decisione sulle azioni integrate. Come vedremo, nella esperienza del comune di Roma si osserva la costruzione di un centro simile, a partire da un problema sociale inizialmente definito come la riqualificazione della ‘periferia’ che, progressivamente, per errori e sperimentazioni, assume una varietà di nuovi riferimenti e riformulazioni.
Cremaschi, M. (2008). Renovacion urban y vivenda in Roma. In J. LEAL MALDONADO (a cura di), Rehabilitacion de Viviendas y renovaciòn urbana en las grandes ciudades europeas.
Renovacion urban y vivenda in Roma
CREMASCHI, Marco
2008-01-01
Abstract
Nel comune di Roma, nel corso degli ultimi 15 anni, sono stati approvati, o sono in corso di approvazione, oltre 300 programmi integrati di riqualificazione. In questo periodo, il numero e la qualità dei progetti integrati territoriali è venuta crescendo. Questo intervento cerca di delineare alcuni elementi di confronto tra l’esperienza italiana, di Roma in particolare, e quella europea (Cremaschi 2005; Tedesco 2002). La questione dell’apprendimento e della trasposizione delle politiche è al centro di questo saggio (Fabbrini 2003). E’ una questione cruciale nello sviluppo delle politiche urbane (Cremaschi 2003), in particolare in paesi come l’Italia dove il confronto tra riqualificazione edilizia, rinnovo urbano e sostegno sociale è acceso e non sempre pacifico (Tosi 2000). Si può dunque generalizzare un’osservazione che venne fatta alla fine degli anni ’80 sulle politiche di quartiere in Francia. Cominciano ad essere verificate in diversi paesi le premesse (Gaudin 1990) che contraddistinguono la costituzione di un campo di politiche distinto. Tra queste si constata: - la congiunzione di settori dell'azione pubblica fino allora distinti, in particolare quelli relativi alla casa (politica che ha fatto la storia delle città europee durante il boom economico che viene così riassunta in un nuovo contesto) e all'azione sociale e forse, aggiungeremmo oggi, allo sviluppo locale; - lo spostamento di attenzione dalle politiche di settore alle politiche d’area, rivolte cioè a territori e località specifici, ancorché potenzialmente di scala diversa; volendo generalizzare, si tratta di politiche che trattano più il contesto delle funzioni; - l'investitura politica o la formazione di un distinto centro –un ministero per la città come in Francia; un assessorato alle periferie come a Roma e in altre città italiane- capace di autonoma decisione sulle azioni integrate. Come vedremo, nella esperienza del comune di Roma si osserva la costruzione di un centro simile, a partire da un problema sociale inizialmente definito come la riqualificazione della ‘periferia’ che, progressivamente, per errori e sperimentazioni, assume una varietà di nuovi riferimenti e riformulazioni.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.