Corte, giustizia e politica

Il lavoro si concentra sui rapporti magistratura-potere politico per come mediati dalla Corte costituzionale attraverso la sua giurisprudenza. L’analisi è pertanto dedicata alla Corte costituzionale come arbitro dei “conflitti” (in senso lato, atecnico) tra potere politico e potere giudiziario, dei contrasti che tra essi possono manifestarsi non solo nella sede che parrebbe naturale, quella del “conflitto” (in senso stretto, tecnico) di attribuzione, ma anche nell’ambito del giudizio di legittimità costituzionale. Sono in particolare indagati le occasioni, i modi e le forme della suddetta “mediazione”, attraverso una analitica ricostruzione delle evoluzioni della giurisprudenza costituzionale. Non si manca di mettere in rilievo la crescente tensione tra magistratura e politica, il cui inasprimento, come sottolineato anche nelle conclusioni, dovrebbe implicare una riflessione profonda che coinvolga, anzitutto, la questione della crisi della democrazia rappresentativa nell’epoca del maggioritario.