Il corpo e lo spazio della pena. Architettura, urbanistica e politiche penitenziarie. La struttura architettonica, la qualità edilizia e la collocazione urbanistica del penitenziario corrispondono alla sua funzione e al modo di interpretare la pena privativa della libertà. Chi si propone di riformare la pena non può rinunciare, quindi, a ripensare lo spazio penitenziario, almeno fino a quando il carcere resterà dominante nelle nostre culture e nelle nostre pratiche punitive.
Resta, E. (2011). L'anatomia politica dei corpi e la dignità della persona. In Stefano Anastasia - Franco Corleone - Luca Zevi (a cura di), Il corpo e lo spazio della pena (pp. 243). ROMA : Ediesse.
L'anatomia politica dei corpi e la dignità della persona
RESTA, ELIGIO
2011-01-01
Abstract
Il corpo e lo spazio della pena. Architettura, urbanistica e politiche penitenziarie. La struttura architettonica, la qualità edilizia e la collocazione urbanistica del penitenziario corrispondono alla sua funzione e al modo di interpretare la pena privativa della libertà. Chi si propone di riformare la pena non può rinunciare, quindi, a ripensare lo spazio penitenziario, almeno fino a quando il carcere resterà dominante nelle nostre culture e nelle nostre pratiche punitive.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.