La crisi finanziaria del 2008 si è ben presto trasformata in crisi dell’economia reale. In questo quadro di turbolenza economica l’Unione europea ha dovuto affrontare la difficile sfida di conciliare i principi fondamentali dell’acquis comunitario in materia di “aiuti di Stato” alle imprese, che sono visti con sfavore a salvaguardia delle “regole sostanziali” di tutela del libero scambio e della concorrenza, con l’esigenza di interventi pubblici più massicci a sostegno del sistema creditizio-finanziario e dell’economia reale in un periodo di “crisi sistemica”. In questa prospettiva, fermo il divieto generale degli aiuti di Stato, la Commissione ha cercato di operare attraverso il sistema delle “deroghe”, facendo leva in particolare sulla clausola generale che rende tali aiuti compatabili con il mercato unico ove “destinati… a porre rimedio a un grave turbamento dell’economia di uno Stato membro” (art. 87, par. 3, lett. b del Trattato). Il saggio esamina la portata della clausola autorizzatoria della deroga al divieto generale nonché i sei criteri di ammissibilità degli interventi, verificandone la concreta applicazione a seconda dei soggetti sovvenuti (profilo soggettivo) e delle differenti tipologie di aiuti disciplinati (profilo oggettivo). In particolare vengono passati in rassegna gli interventi nel settore finanziario che si traducono in quattro fondamentali misure: A) la concessione di garanzie statali a copertura di passività bancarie; B) gli interventi di ricapitalizzazione; C) la liquidazione controllata di determinate banche; D) l’acquisizione di attivi deprezzati delle banche (si tratta perlopiù dei cosiddetti «titoli tossici», ma non solo). L’indagine prosegue con l’esame degli interventi nel settore dell’economia reale e con le risposte in concreto fornite dagli Stati membri e in particolare dal Governo italiano. Nel tentativo di classificare questi interventi, il saggio segue la suggestione di Giulio Napolitano, così evidenziando i moduli di pubblicizzazione finanziaria, proprietaria, funzionale e regolamentare utilizzati, sottolineando come soprattutto nell’ambito regolamentare le proposte di un nuovo “Global Legal Standard” segnino pericolosamente il passo.

Fortunato, S. (2010). Aiuti di stato e mercato creditizio fra orientamenti comunitari e interventi nazionali. In G. Bianchi (a cura di), Diritto, mercato ed etica. Dopo la crisi. Omaggio a Piergaetano Marchetti (pp. 335-369). MILANO : EGEA.

Aiuti di stato e mercato creditizio fra orientamenti comunitari e interventi nazionali

FORTUNATO, SABINO
2010-01-01

Abstract

La crisi finanziaria del 2008 si è ben presto trasformata in crisi dell’economia reale. In questo quadro di turbolenza economica l’Unione europea ha dovuto affrontare la difficile sfida di conciliare i principi fondamentali dell’acquis comunitario in materia di “aiuti di Stato” alle imprese, che sono visti con sfavore a salvaguardia delle “regole sostanziali” di tutela del libero scambio e della concorrenza, con l’esigenza di interventi pubblici più massicci a sostegno del sistema creditizio-finanziario e dell’economia reale in un periodo di “crisi sistemica”. In questa prospettiva, fermo il divieto generale degli aiuti di Stato, la Commissione ha cercato di operare attraverso il sistema delle “deroghe”, facendo leva in particolare sulla clausola generale che rende tali aiuti compatabili con il mercato unico ove “destinati… a porre rimedio a un grave turbamento dell’economia di uno Stato membro” (art. 87, par. 3, lett. b del Trattato). Il saggio esamina la portata della clausola autorizzatoria della deroga al divieto generale nonché i sei criteri di ammissibilità degli interventi, verificandone la concreta applicazione a seconda dei soggetti sovvenuti (profilo soggettivo) e delle differenti tipologie di aiuti disciplinati (profilo oggettivo). In particolare vengono passati in rassegna gli interventi nel settore finanziario che si traducono in quattro fondamentali misure: A) la concessione di garanzie statali a copertura di passività bancarie; B) gli interventi di ricapitalizzazione; C) la liquidazione controllata di determinate banche; D) l’acquisizione di attivi deprezzati delle banche (si tratta perlopiù dei cosiddetti «titoli tossici», ma non solo). L’indagine prosegue con l’esame degli interventi nel settore dell’economia reale e con le risposte in concreto fornite dagli Stati membri e in particolare dal Governo italiano. Nel tentativo di classificare questi interventi, il saggio segue la suggestione di Giulio Napolitano, così evidenziando i moduli di pubblicizzazione finanziaria, proprietaria, funzionale e regolamentare utilizzati, sottolineando come soprattutto nell’ambito regolamentare le proposte di un nuovo “Global Legal Standard” segnino pericolosamente il passo.
2010
978-88-8350-164-7
Fortunato, S. (2010). Aiuti di stato e mercato creditizio fra orientamenti comunitari e interventi nazionali. In G. Bianchi (a cura di), Diritto, mercato ed etica. Dopo la crisi. Omaggio a Piergaetano Marchetti (pp. 335-369). MILANO : EGEA.
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