I Piani Strategici arrivano in Italia come gli ennesimi, attesi, figlioli di una nidiata numerosa, che in circa quindici anni di sperimentazione ha sedimentato tanti, diversi, tentativi di innovare le politiche pubbliche. L’ultimo arrivato – la pianificazione strategica – è ancora informale, ma sembra destinato a crescere. Da questo punto di vista, vorrei sottolineare l’assoluta importanza di non lasciare andare i PIT per la loro strada: i PIT del Mezzogiorno sono un banco di prova straordinario, su cui in tutta Italia si gioca il futuro delle politiche urbane. Non ci sono mai state così tante risorse a disposizione per le città in Italia come quelle investite con l’Asse Città e con i PIT urbani nel Mezzogiorno e nell’Obiettivo 1. Questo test è decisivo per tutti e, a maggior ragione, nelle città capoluogo del Mezzogiorno. La capacità di costruire, di far crescere l’orizzonte strategico dei progetti in essere, è un test decisivo per tutti. Fatta questa premessa, va detto però che in Italia non abbiamo avuto finora compiute politiche urbane. Non abbiamo capitoli di spesa dedicati alle politiche urbane neanche lontanamente comparabili con quelle europee: la Francia spende forse venti volte l’importo dei nostri ministeri centrali ogni anno.

Cremaschi, M. (2006). Città e strategie in Italia: serve un piano?. In A. Salaris (a cura di), Pianificazione strategica e aggregazioni sovracomunali: un banco di prova per città e territori. ROMA : Cresme.

Città e strategie in Italia: serve un piano?

CREMASCHI, Marco
2006-01-01

Abstract

I Piani Strategici arrivano in Italia come gli ennesimi, attesi, figlioli di una nidiata numerosa, che in circa quindici anni di sperimentazione ha sedimentato tanti, diversi, tentativi di innovare le politiche pubbliche. L’ultimo arrivato – la pianificazione strategica – è ancora informale, ma sembra destinato a crescere. Da questo punto di vista, vorrei sottolineare l’assoluta importanza di non lasciare andare i PIT per la loro strada: i PIT del Mezzogiorno sono un banco di prova straordinario, su cui in tutta Italia si gioca il futuro delle politiche urbane. Non ci sono mai state così tante risorse a disposizione per le città in Italia come quelle investite con l’Asse Città e con i PIT urbani nel Mezzogiorno e nell’Obiettivo 1. Questo test è decisivo per tutti e, a maggior ragione, nelle città capoluogo del Mezzogiorno. La capacità di costruire, di far crescere l’orizzonte strategico dei progetti in essere, è un test decisivo per tutti. Fatta questa premessa, va detto però che in Italia non abbiamo avuto finora compiute politiche urbane. Non abbiamo capitoli di spesa dedicati alle politiche urbane neanche lontanamente comparabili con quelle europee: la Francia spende forse venti volte l’importo dei nostri ministeri centrali ogni anno.
2006
Cremaschi, M. (2006). Città e strategie in Italia: serve un piano?. In A. Salaris (a cura di), Pianificazione strategica e aggregazioni sovracomunali: un banco di prova per città e territori. ROMA : Cresme.
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