Il saggio analizza la metamorfosi del neologismo "poemscapes" (poesaggi) e del genere letterario, la metamorfosi compiutasi nella traduzione italiana a cura di Lina Angioletti e, infine, quella del codice linguistico in codice iconografico grazie alle illustrazioni di Enrico Baj nell’edizione italiana. L’autrice valuta, inoltre, la portata dei “Poemscapes”nel quadro dell'opera dell'artista figurativo che, nell’edizione di Guanda a cura di Roberto Sanesi, ne allarga l'orizzonte visivo. Il risultato estetico dell’operazione conduce alla riterritorializzazione dei significati che rispondono a una dinamica struttura a rizoma in continua trasformazione. Gli strumenti metodologici utilizzati s'inseriscono nel quadro dell'analisi testuale, dell'appoccio fenomenologico all'estetica, degli studi culturali.

In "From Patchen to Baj: landscapes and poemscapes" the author analyzes the metamorphosis of the neologism “poemscapes” (the title of a Kenneth Patchen’s collection of prose poems) into a word connoting a literary genre. She then examines Lina Angioletti’s translation (or metamorphosis) into Italian and, finally, the way in which elements from the poem's linguistic code are turned, in Enrico Baj’s drawings that illustrate the Italian edition, into iconographic matter. The effect of the visual apparatus in the Guanda edition (by Roberto Sanesi) is that of widening the reader-observer’s horizon. The final aesthetic result of the operation leads to a reterritorialization of meanings making up a rhizomatic structure in an everlasting metamorphosis. The methodological instruments used range from textual analysis to the phenomenological approach to aesthetics, to cultural studies.

Stefanelli, M.A. (2011). "Da Patchen a Baj: paesaggi e poesaggi". In C.e.F. Giorcelli (a cura di), Metamorfosi. Continuità e discontinuità nelle culture americane (pp. 353-374). Casoria (NA) : Loffredo Editore University Press.

"Da Patchen a Baj: paesaggi e poesaggi"

STEFANELLI, Maria Anita
2011-01-01

Abstract

In "From Patchen to Baj: landscapes and poemscapes" the author analyzes the metamorphosis of the neologism “poemscapes” (the title of a Kenneth Patchen’s collection of prose poems) into a word connoting a literary genre. She then examines Lina Angioletti’s translation (or metamorphosis) into Italian and, finally, the way in which elements from the poem's linguistic code are turned, in Enrico Baj’s drawings that illustrate the Italian edition, into iconographic matter. The effect of the visual apparatus in the Guanda edition (by Roberto Sanesi) is that of widening the reader-observer’s horizon. The final aesthetic result of the operation leads to a reterritorialization of meanings making up a rhizomatic structure in an everlasting metamorphosis. The methodological instruments used range from textual analysis to the phenomenological approach to aesthetics, to cultural studies.
2011
978-8-87564-550-2
Il saggio analizza la metamorfosi del neologismo "poemscapes" (poesaggi) e del genere letterario, la metamorfosi compiutasi nella traduzione italiana a cura di Lina Angioletti e, infine, quella del codice linguistico in codice iconografico grazie alle illustrazioni di Enrico Baj nell’edizione italiana. L’autrice valuta, inoltre, la portata dei “Poemscapes”nel quadro dell'opera dell'artista figurativo che, nell’edizione di Guanda a cura di Roberto Sanesi, ne allarga l'orizzonte visivo. Il risultato estetico dell’operazione conduce alla riterritorializzazione dei significati che rispondono a una dinamica struttura a rizoma in continua trasformazione. Gli strumenti metodologici utilizzati s'inseriscono nel quadro dell'analisi testuale, dell'appoccio fenomenologico all'estetica, degli studi culturali.
Stefanelli, M.A. (2011). "Da Patchen a Baj: paesaggi e poesaggi". In C.e.F. Giorcelli (a cura di), Metamorfosi. Continuità e discontinuità nelle culture americane (pp. 353-374). Casoria (NA) : Loffredo Editore University Press.
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