"La veste e il bracciale nell'epos dei Caraibi"

Il saggio analizza, con un approccio metodologico che unisce studi letterari e culturali, l'epica del caraibico Derek Walcott, ‘Omeros’, l'abito e gli ornamenti della cui protagonista (Helen) sono espressione dell'identità dell'isola e della sua atavica storia di dipendenza e schiavismo. Attraverso puntuali riferimenti all'abito e a tutto ciò cui l'abito riconduce (compresi il ricamo del mare e dei balconi e gli accessori che riflettono, per l’analogia tra bracciale e manette, l'ingiustizia del passato) l’autrice mostra, in un’ottica postcoloniale che si richiama al discorso teorico di Gayatri Spivak, come Walcott assommi nella bellezza della Helen caraibica il passato e il presente, il mito e la storia, la lingua inglese e il patois nativo lanciandosi, a livello stilistico, in un gioco decostruttivo entro il quale nessuno è centrale e nessuno è marginale, nessuno è subalterno e nessuno è costretto a tacere.

The essay analyzes, within a methodology that brings together litearary and cultural studies. the role of clothing in the Caribbean poet Derek Walcott’s epos, ‘Omeros’, as an expression of the identity of the island of Saint Lucia and its ancestral narrative of  dependency and slavery. Through several references to clothes and all that is connected with clothes to represent beauty (including the sea lace and the balcony embroiders that simultaneously tell and hide the past injustice, and also the parallelism beween the bracelet and the slaves’handcuffs) the author shows, using Gayatri Spivak’s theoretical approach, the way in which Walcott brings together present and past, myth and history, the English Language and the native patois thus determining a deconstructive play within which nobody is central and nobody is marginal, nobody is subaltern and nobody is forced to keep silent.