Questo volume si propone di indagare il peso che la comunicazione politica ha sul comportamento degli italiani. Si tratta di un tema particolarmente importante per la centralità che nelle società avanzate hanno le grandi reti di informazione e i mezzi di comunicazione di massa. La manipolazione politica può infatti vanificare la funzione di partecipazione democratica alle scelte e alle decisioni pubbliche da parte dei cittadini, fenomeno particolarmente grave poiché avviene in un momento di forte crisi delle istituzioni e dei sistema di rappresentanza tradizionale. Infatti gli italiani e soprattutto le nuove generazioni sembrano rigettare a priori l'appartenenza ai partiti politici e si ritengono piuttosto consumatori razionali di offerta politica. Un'offerta politica che giunge direttamente dai media, senza particolari mediazioni e che appare sempre più dipendente da parole d'ordine e temi provenienti da nuovi tipi di movimenti e di organizzazioni sociali. Se saltano le mediazioni sociali, tradizionalmente legate ai partiti, e non sono più riconosciute come un fattore utile per la rappresentanza democratica, la gestione della politica finisce per oscillare tra due poli: da un lato la deriva plebiscitaria, col ricorso a un capo carismatico con cui identificarsi in modo acritico, dall'altro la democrazia diretta, con la gestione e il controllo del potere da parte dei cittadini. Tocca ai cittadini, sembrano dirci le ricerche che riportiamo in questo volume, essere capaci di rendere i nuovi mezzi di comunicazione uno strumento capace di costruire una dimensione pubblica dialogica, facilitando la partecipazione dei cittadini, la condivisione dei temi da dibattere, l'assunzione collettiva delle decisioni.
Mosca, L. (2013). La comunicazione online delle regioni italiane. In A MONTANARI (a cura di), Comunicazione, manipolazione e comportamenti collettivi (pp. 179-198). MILANO : FrancoAngeli.
La comunicazione online delle regioni italiane
MOSCA, LORENZO
2013-01-01
Abstract
Questo volume si propone di indagare il peso che la comunicazione politica ha sul comportamento degli italiani. Si tratta di un tema particolarmente importante per la centralità che nelle società avanzate hanno le grandi reti di informazione e i mezzi di comunicazione di massa. La manipolazione politica può infatti vanificare la funzione di partecipazione democratica alle scelte e alle decisioni pubbliche da parte dei cittadini, fenomeno particolarmente grave poiché avviene in un momento di forte crisi delle istituzioni e dei sistema di rappresentanza tradizionale. Infatti gli italiani e soprattutto le nuove generazioni sembrano rigettare a priori l'appartenenza ai partiti politici e si ritengono piuttosto consumatori razionali di offerta politica. Un'offerta politica che giunge direttamente dai media, senza particolari mediazioni e che appare sempre più dipendente da parole d'ordine e temi provenienti da nuovi tipi di movimenti e di organizzazioni sociali. Se saltano le mediazioni sociali, tradizionalmente legate ai partiti, e non sono più riconosciute come un fattore utile per la rappresentanza democratica, la gestione della politica finisce per oscillare tra due poli: da un lato la deriva plebiscitaria, col ricorso a un capo carismatico con cui identificarsi in modo acritico, dall'altro la democrazia diretta, con la gestione e il controllo del potere da parte dei cittadini. Tocca ai cittadini, sembrano dirci le ricerche che riportiamo in questo volume, essere capaci di rendere i nuovi mezzi di comunicazione uno strumento capace di costruire una dimensione pubblica dialogica, facilitando la partecipazione dei cittadini, la condivisione dei temi da dibattere, l'assunzione collettiva delle decisioni.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.