Public and Private building activity in late antique Rome

This article charts the transformations of building work at Rome during late Antiquity; the reduction and total cessation of brick manufacture, and the use instead of recycling materials, made it much harder to maintain the standardised, large scale building methods of the Early Roman period. The scarcity of good quality materials and the employ of unskilled workers led to a growing discrepancy between monumental public works, sponsored by imperial and ecclesiastic authorities, and private and residential architecture. Such a development was not merely a sign of “decadence” and “decline”, but resulted from the emergence of a society rigidly divided between a ruling class that control the means of production and a undifferentiated lower class, responsible for all production activities

Il saggio analizza le trasformazioni nell’attività edilizia a Roma durante la tarda antichità; la riduzione, e poi la totale cessazione della produzione di laterizi, e la diffusione dell’uso di materiale da costruzione di reimpiego, rese impossibile mantenere in uso le tecniche di costruzione di alta qualità e fortemente standardizzate tipiche della piena età imperiale. La scarsità di materiale da costruzione di buona qualità, e il crescente impiego di manodopera non specializzata, portò a una crescente differenziazione tra l’edilizia monumentale, di commissione imperiale o ecclesiastica, e quella privata e residenziale. Questa trasformazione non può tuttavia essere letta solo in chiave di “decadenza” e declino”, ma è il risultato di una profonda trasformazione sociale, con l’emergere di una netta distinzione tra una aristocrazia che detiene i mezzi di produzione e una indifferenziata classe inferiore, responsabile di tutte le attività produttive.