Inizialmente si ferma l'attenzione su quelli che possono essere considerati i padri della pedagogia speciale e si prosegue cercando di individuare e di analizzare le metodologie impiegate per razionalizzare i tentativi di educazione delle persone con bisogni educativi speciali-specifici. Successivamente si prendono in esame le attuali tendenze, condivise in campo internazionale, finalizzate alla identificazione dei bisogni speciali-specifici, quali il sistema di classificazione ICF (International Classification of Functioning). Si tratta di una prospettiva che, all’interno di uno sforzo razionalizzante, tende comunque a superare la stigmatizzazione dettata dal deficit, dal disturbo, cercando, invece, di salvaguardare la persona nell’ottica di comprenderne il funzionamento – sul piano cognitivo, affettivo e socio-relazionale – al di là della malattia e della difficoltà. É una prospettiva molare, globale, che guarda congiuntamente all’uomo e al contesto sociale in cui è inserito. Infatti, non è tanto o solo la menomazione a determinare il grado di integrazione e di inclusione della persona nella società quanto lo sforzo congiunto della persona stessa e del suo ambiente finalizzato a promuoverne e a favorirne il benessere esistenziale. -
Favorini, A.M. (2010). RAZIONALITA' COME RAZIONALIZZAZIONE. UNA LETTURA EDUCATIVO-SPECIALE. In ALLARGARE GLI ORIZZONTI DELLA RAZIONALITA'. PROSPETTIVE PER LA FILOSOFIA (pp. 335-349). ROMA : Editori Riuniti.
RAZIONALITA' COME RAZIONALIZZAZIONE. UNA LETTURA EDUCATIVO-SPECIALE
FAVORINI, Anna Maria
2010-01-01
Abstract
Inizialmente si ferma l'attenzione su quelli che possono essere considerati i padri della pedagogia speciale e si prosegue cercando di individuare e di analizzare le metodologie impiegate per razionalizzare i tentativi di educazione delle persone con bisogni educativi speciali-specifici. Successivamente si prendono in esame le attuali tendenze, condivise in campo internazionale, finalizzate alla identificazione dei bisogni speciali-specifici, quali il sistema di classificazione ICF (International Classification of Functioning). Si tratta di una prospettiva che, all’interno di uno sforzo razionalizzante, tende comunque a superare la stigmatizzazione dettata dal deficit, dal disturbo, cercando, invece, di salvaguardare la persona nell’ottica di comprenderne il funzionamento – sul piano cognitivo, affettivo e socio-relazionale – al di là della malattia e della difficoltà. É una prospettiva molare, globale, che guarda congiuntamente all’uomo e al contesto sociale in cui è inserito. Infatti, non è tanto o solo la menomazione a determinare il grado di integrazione e di inclusione della persona nella società quanto lo sforzo congiunto della persona stessa e del suo ambiente finalizzato a promuoverne e a favorirne il benessere esistenziale. -I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.