E' adeguato l'assetto delle istituzioni europee preposte alla governance del settore energetico per affrontare i problemi di sviluppo industriale, di sicurezza di approvvigionamento delle fonti primarie, di sostenibilità ambientale, che il nuovo millennio pone all'ordine del giorno delle politiche energetiche dei paesi membri e delle diverse regioni del pianeta ? Certamente no. Mancano ancora deleghe chiare agli organi di governo europeo, un coordinamento istituzionale delle attività di regolazione del settore svolte dai paesi membri, una voce sola per negoziare con i paesi extra-europei l' approvvigionamento delle fonti e gli impegni per la sostenibilità ambientale; e manca forse una voce di bilancio dedicata. Il Trattato di Lisbona, introducendo nel TFUE il nuovo Titolo XXI (art 194) sull'energia, fa compiere un passo avanti alle istituzioni europee nella direzione auspicata nel saggio che ripercorre le tappe istituzionali, dall'Euratom ai Trattati di Lisbona, evidenziando criticità e punti di forza del processo per lo sviluppo di un settore energetico europeo. Partendo da queste premesse, il saggio compie un'analisi di merito delle contraddizioni, non ancora superate, tra politiche nazionali collaudate per garantire la sicurezza energetica e la strategia europea di costruzione di un mercato unico dell'energia, basata su un processo omogeneo di liberalizzazione dei settori del gas e dell'energia elettrica cui i Paesi membri faticano ad aderire.

Termini, V. (2008). Energia e istituzioni europee. In L’Unione europea nel XXI secolo. Nel dubbio per l’Europa. BOLOGNA : Il Mulino.

Energia e istituzioni europee

TERMINI, Valeria
2008-01-01

Abstract

E' adeguato l'assetto delle istituzioni europee preposte alla governance del settore energetico per affrontare i problemi di sviluppo industriale, di sicurezza di approvvigionamento delle fonti primarie, di sostenibilità ambientale, che il nuovo millennio pone all'ordine del giorno delle politiche energetiche dei paesi membri e delle diverse regioni del pianeta ? Certamente no. Mancano ancora deleghe chiare agli organi di governo europeo, un coordinamento istituzionale delle attività di regolazione del settore svolte dai paesi membri, una voce sola per negoziare con i paesi extra-europei l' approvvigionamento delle fonti e gli impegni per la sostenibilità ambientale; e manca forse una voce di bilancio dedicata. Il Trattato di Lisbona, introducendo nel TFUE il nuovo Titolo XXI (art 194) sull'energia, fa compiere un passo avanti alle istituzioni europee nella direzione auspicata nel saggio che ripercorre le tappe istituzionali, dall'Euratom ai Trattati di Lisbona, evidenziando criticità e punti di forza del processo per lo sviluppo di un settore energetico europeo. Partendo da queste premesse, il saggio compie un'analisi di merito delle contraddizioni, non ancora superate, tra politiche nazionali collaudate per garantire la sicurezza energetica e la strategia europea di costruzione di un mercato unico dell'energia, basata su un processo omogeneo di liberalizzazione dei settori del gas e dell'energia elettrica cui i Paesi membri faticano ad aderire.
2008
Termini, V. (2008). Energia e istituzioni europee. In L’Unione europea nel XXI secolo. Nel dubbio per l’Europa. BOLOGNA : Il Mulino.
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