Gli stagni costieri della Provincia di Latina si aprono in terreni sabbios-limosi e/o ghiaioso-limosi-torbosi di età quaternaria. Il reticolo fluviale naturale è spesso affiancato e/o sostituito da un reticolo di bonifica che, per la morfologia pianeggiante dell’area costiera e per la gestione delle acque legata all’opera di bonifica, presenta un regime dei deflussi piuttosto regolare, ma che può subire repentini e mutevoli incrementi dei valori di portata al verificarsi di eventi meteorici di particolare durata ed intensità.L’alimentazione del reticolo fluviale risulta influenzata da apporti diversificati non sempre quantitativamente differenziabili: - acque di ruscellamento; - acque reflue industriali e della rete fognaria urbana; - acque della falda freatica; - acque di scambio con il mare. La dinamica degli stagni costieri collegati al mare aperto tramite canali, è essenzialmente regolata dal fenomeno delle maree. Il loro andamento sinusoidale è di tipo semidiurno, con un periodo di circa 12 h e 30’. L’andamento delle escursioni di marea è stato registrato mediante mareografi istallati sui canali emissari in prossimità del mare, dei laghi e all’interno di questi. I valori registrati risentono dell’influenza delle caratteristiche idrodinamiche e geometriche dei canali.Gli apporti più consistenti, nelle condizioni meteomarine normali, derivano dall’azione delle maree, che determinano lo scambio di significativi volumi di acqua tra mare e lago nel corso dei flussi salienti e calanti. Il chimismo delle acque in entrata ed in uscita dal lago durante il ciclo di marea è molto variabile nelle diverse situazioni che si possono osservare. Durante lo studio sono stati definiti i bilanci di ciascun lago riferiti all’anno ideologico considerato e si è cercato di stabilire il tempo di rinnovamento dei volumi immagazzinati.

Capelli, G. (1987). Idrologia e Idrogeologia degli stagni costieri". In PRANZINI G. (a cura di), La Gestione delle risorse idriche (pp. 122-148). ROMA : Edizioni dell'Elefante.

Idrologia e Idrogeologia degli stagni costieri"

CAPELLI, Giuseppe
1987-01-01

Abstract

Gli stagni costieri della Provincia di Latina si aprono in terreni sabbios-limosi e/o ghiaioso-limosi-torbosi di età quaternaria. Il reticolo fluviale naturale è spesso affiancato e/o sostituito da un reticolo di bonifica che, per la morfologia pianeggiante dell’area costiera e per la gestione delle acque legata all’opera di bonifica, presenta un regime dei deflussi piuttosto regolare, ma che può subire repentini e mutevoli incrementi dei valori di portata al verificarsi di eventi meteorici di particolare durata ed intensità.L’alimentazione del reticolo fluviale risulta influenzata da apporti diversificati non sempre quantitativamente differenziabili: - acque di ruscellamento; - acque reflue industriali e della rete fognaria urbana; - acque della falda freatica; - acque di scambio con il mare. La dinamica degli stagni costieri collegati al mare aperto tramite canali, è essenzialmente regolata dal fenomeno delle maree. Il loro andamento sinusoidale è di tipo semidiurno, con un periodo di circa 12 h e 30’. L’andamento delle escursioni di marea è stato registrato mediante mareografi istallati sui canali emissari in prossimità del mare, dei laghi e all’interno di questi. I valori registrati risentono dell’influenza delle caratteristiche idrodinamiche e geometriche dei canali.Gli apporti più consistenti, nelle condizioni meteomarine normali, derivano dall’azione delle maree, che determinano lo scambio di significativi volumi di acqua tra mare e lago nel corso dei flussi salienti e calanti. Il chimismo delle acque in entrata ed in uscita dal lago durante il ciclo di marea è molto variabile nelle diverse situazioni che si possono osservare. Durante lo studio sono stati definiti i bilanci di ciascun lago riferiti all’anno ideologico considerato e si è cercato di stabilire il tempo di rinnovamento dei volumi immagazzinati.
1987
Capelli, G. (1987). Idrologia e Idrogeologia degli stagni costieri". In PRANZINI G. (a cura di), La Gestione delle risorse idriche (pp. 122-148). ROMA : Edizioni dell'Elefante.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11590/169629
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