Jeanneret al tempo di "Valori Plastici"

Il saggio discute il contributo degli artisti italiani alla nascita del Purismo di Le Corbusier e lo riconduce alla conoscenza che egli ebbe di Carrà e Morandi, piuttosto che, come comunemente indica la critica, a Gino Severini, il cui rapporto con il giovane Jeanneret va riferito invece alle dinamiche del contesto francese post-cubista. I materiali sui quali viene condotta questa argomentazione sono i carteggi di Carrà con Papini, Ungaretti e Broglio, e le riviste coeve: “Valori Plastici” (nelle due edizioni, italiana e francese) e “L’Esprit Nouveau”. Si chiarisce inoltre come allo sguardo attento di Le Corbusier nei confronti delle opere dei due pittori italiani corrisponda per converso, sul piano del dibattito estetico, una netta contrapposizione di Carrà per rivendicare il primato della tradizione italiana contro le posizioni francesi, che egli considera viziate da una impronta meccanicistica e pretestuosamente moderna.