Il saggio si sofferma sull’impatto psicologico che Roma suscita negli intellettuali e artisti che la visitano per la prima volta. Meta agognata del Grand Tour fin dalla seconda metà del Settecento, Roma provoca reazioni molto diverse, che stimolano riflessioni e interpretazioni contrastanti: dall’ansia di afferrare tutte le epoche di Viollet le Duc, al disprezzo di Ruskin, fino alla precisa indagine di Jeanneret, Roma non cesserà mai di colpire le menti sensibili, rimanendo riferimento assoluto e universale per i cultori dell’arte e dell’architettura di tutti i tempi.
SEGARRA LAGUNES, M.M. (2012). Roma: lo schizzo come strumento progettuale del Grand Tour. In CARLOS GARCIA FERNANDEZ, MARIA DIEZ IBARGOITIA (a cura di), A Roma/Da Roma. Il viaggio di studio degli architetti: 1900/1950. El viaje de estudios de los arquitectos: 1900/1950 (pp. 54-69). Madrid : Mairea Libros.
Roma: lo schizzo come strumento progettuale del Grand Tour
SEGARRA LAGUNES, MARIA MARGARITA
2012-01-01
Abstract
Il saggio si sofferma sull’impatto psicologico che Roma suscita negli intellettuali e artisti che la visitano per la prima volta. Meta agognata del Grand Tour fin dalla seconda metà del Settecento, Roma provoca reazioni molto diverse, che stimolano riflessioni e interpretazioni contrastanti: dall’ansia di afferrare tutte le epoche di Viollet le Duc, al disprezzo di Ruskin, fino alla precisa indagine di Jeanneret, Roma non cesserà mai di colpire le menti sensibili, rimanendo riferimento assoluto e universale per i cultori dell’arte e dell’architettura di tutti i tempi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.