For several years Italy has begun to discuss the suitability of the approval of a draft law on living wills and end of life choices. In this delicate subject, one must not fall into the ambiguity of accepting an absolutely unique point of view, but each single case shall be considered. For this reason, the provision of a law, which by definition is general and abstract, may actually be a not fully capable instrument of governing specific situations which are so different and particular between each other. Analyzing other countries practices could be of great interest, for instance Spain has a tradition very similar to the Italian one. This country has introduced an outline law (Law No. 41 of November 14, 2002) and the examination of the latest proposals could be extremely useful to understand more adequately the aspects of the debate on the subject. The general outline is made even more complicated by ethical and religious considerations closely connected with this issue, in particular the principle of the sanctity of life knows no exceptions in practice and the life of a sick person can never be considered of lesser value than that of a healthy person. Therefore, he who hastens the death of a patient, even if in a terminal stage, commits a murder. Likewise, it is not possible for the sick person to speed the course of the disease killing himself. These considerations seem indisputable and seem not to allow replies, because life itself as an absolute value can not be the subject of any discussion or debate. Life is the most unavailable and the most precious belongings of all. The issues that should actually be analyzed are much more complicated than in the past. Modern society and science force a deeper reflection, this because medical techniques allow to prolong life, but often at the cost of tremendous sufferings, therefore also from an ethical and religious point of view those aggressive medical treatments are challenged. The submitted research project will examine the latest Italian and Spanish bills by comparing their experiences as well as their critical points, for the purpose of recognizing some shared paths which can be more useful to European citizens.

Da alcuni anni in Italia si è iniziato a discutere in merito all’opportunità dell’approvazione di un testo di legge in materia di testamento biologico e di scelte di fine vita senza giungere però all’approvazione di norme definitive. In questa delicata materia, non bisogna cadere nell’equivoco di accettare in modo assoluto un unico punto di vista. Per questa ragione la previsione di una legge, per definizione generale e astratta, potrebbe in realtà rivelarsi uno strumento non del tutto idoneo a disciplinare situazioni specifiche che presentano caratteri tanto diversi e particolari. Certamente le esperienze di altri paesi, come la Spagna che pure avendo una tradizione molto simile a quella italiana ha introdotto da tempo una legge quadro in materia (legge n. 41 del 14 novembre 2002) e l’esame delle ultime proposte (Proyecto de ley reguladora de los derechos de la persona ante el proceso final de la vida) sono estremamente utili per comprendere in modo più adeguato gli aspetti del dibattito in materia. È certo che la vita di un malato non può essere mai considerata di minor valore rispetto a quella di una persona in salute, però i problemi che oggi occorre analizzare sono molto più complessi rispetto al passato. La società moderna e il progresso in campo scientifico impongono nuove riflessioni, perché le tecniche mediche consentono in molte situazioni di prolungare la vita, ma spesso al costo di sofferenze tremende e di pratiche di accanimento terapeutico. Il progetto di ricerca proposto intende esaminare gli ultimi disegni di legge italiani e spagnoli confrontando le relative esperienze e i relativi punti critici per arrivare ad individuare percorsi condivisi e più utili a tutti i cittadini europei. Le soluzioni adottate in Spagna rappresentano infatti per il legislatore italiano un terreno di particolare interesse che può spingere verso l’adozione di un modello unitario.

Spoto, G. (2013). Le scelte di fine vita in Italia e Spagna: due percorsi a confronto. In Spoto G (director y coordinator del proyecto) - De Castro Vitores G. (coordinator) (a cura di), La tutela de la persona y las opciones ante el final de la vida en Italia y en España. Murcia : Edit.um.

Le scelte di fine vita in Italia e Spagna: due percorsi a confronto

SPOTO, Giuseppe
2013-01-01

Abstract

For several years Italy has begun to discuss the suitability of the approval of a draft law on living wills and end of life choices. In this delicate subject, one must not fall into the ambiguity of accepting an absolutely unique point of view, but each single case shall be considered. For this reason, the provision of a law, which by definition is general and abstract, may actually be a not fully capable instrument of governing specific situations which are so different and particular between each other. Analyzing other countries practices could be of great interest, for instance Spain has a tradition very similar to the Italian one. This country has introduced an outline law (Law No. 41 of November 14, 2002) and the examination of the latest proposals could be extremely useful to understand more adequately the aspects of the debate on the subject. The general outline is made even more complicated by ethical and religious considerations closely connected with this issue, in particular the principle of the sanctity of life knows no exceptions in practice and the life of a sick person can never be considered of lesser value than that of a healthy person. Therefore, he who hastens the death of a patient, even if in a terminal stage, commits a murder. Likewise, it is not possible for the sick person to speed the course of the disease killing himself. These considerations seem indisputable and seem not to allow replies, because life itself as an absolute value can not be the subject of any discussion or debate. Life is the most unavailable and the most precious belongings of all. The issues that should actually be analyzed are much more complicated than in the past. Modern society and science force a deeper reflection, this because medical techniques allow to prolong life, but often at the cost of tremendous sufferings, therefore also from an ethical and religious point of view those aggressive medical treatments are challenged. The submitted research project will examine the latest Italian and Spanish bills by comparing their experiences as well as their critical points, for the purpose of recognizing some shared paths which can be more useful to European citizens.
2013
9788415463801
Da alcuni anni in Italia si è iniziato a discutere in merito all’opportunità dell’approvazione di un testo di legge in materia di testamento biologico e di scelte di fine vita senza giungere però all’approvazione di norme definitive. In questa delicata materia, non bisogna cadere nell’equivoco di accettare in modo assoluto un unico punto di vista. Per questa ragione la previsione di una legge, per definizione generale e astratta, potrebbe in realtà rivelarsi uno strumento non del tutto idoneo a disciplinare situazioni specifiche che presentano caratteri tanto diversi e particolari. Certamente le esperienze di altri paesi, come la Spagna che pure avendo una tradizione molto simile a quella italiana ha introdotto da tempo una legge quadro in materia (legge n. 41 del 14 novembre 2002) e l’esame delle ultime proposte (Proyecto de ley reguladora de los derechos de la persona ante el proceso final de la vida) sono estremamente utili per comprendere in modo più adeguato gli aspetti del dibattito in materia. È certo che la vita di un malato non può essere mai considerata di minor valore rispetto a quella di una persona in salute, però i problemi che oggi occorre analizzare sono molto più complessi rispetto al passato. La società moderna e il progresso in campo scientifico impongono nuove riflessioni, perché le tecniche mediche consentono in molte situazioni di prolungare la vita, ma spesso al costo di sofferenze tremende e di pratiche di accanimento terapeutico. Il progetto di ricerca proposto intende esaminare gli ultimi disegni di legge italiani e spagnoli confrontando le relative esperienze e i relativi punti critici per arrivare ad individuare percorsi condivisi e più utili a tutti i cittadini europei. Le soluzioni adottate in Spagna rappresentano infatti per il legislatore italiano un terreno di particolare interesse che può spingere verso l’adozione di un modello unitario.
Spoto, G. (2013). Le scelte di fine vita in Italia e Spagna: due percorsi a confronto. In Spoto G (director y coordinator del proyecto) - De Castro Vitores G. (coordinator) (a cura di), La tutela de la persona y las opciones ante el final de la vida en Italia y en España. Murcia : Edit.um.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11590/170994
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