L'autore prendendo le mosse da una attenta analisi della fase di transizione del sistema formativo italiano da un modello di scuola dell'integrazione a quello dell'inclusione e del dibattito sui modi e sui tempi di gestione della transizione stessa, assumendo come fatto riscontrato in letteratura che i modelli chiamati in causa nel processo diacronico in atto contemplino anche residui ancora piuttosto attivi del modello/sistema di scuola tradizionale, propone un esame critico di alcuni aspetti peculiari che caratterizzano questi modelli/sistemi di scuola. A supporto della argomentazione l'autore propone uno schema esplicativo che prende in considerazione tre variabili (minime) agenti all'interno del processo di insegnamento-apprendimento: a) il soggetto apprendente o l'apprendimento; b) l'insegnate o l'insegnamento; c) l'oggetto dell'apprendimento (task). Tali variabili connotano a livello micro (didattica) il sistema formativo nella misura in cui risultano permeabili o meno alla loro perturbabilità da parte di uno o più elementi perturbanti, in modo da consentire a questo/i elemento/i perturbante/i la possibilità o meno (lungo un continuum che va dalla totale esclusione alla piena inclusione) di partecipare al compito (task): in altre parole di essere o meno parte attiva al processo di insegnamento-apprendimento, acquisendo e sviluppando (o meno) competenze.

Bocci, F. (2013). Dall'esclusione all'inclusione. L'evoluzione del sistema scolastico verso una didattica inclusiva. In Elementi di didattica per i bisogni educativi speciali: disabilità e DSA (pp. 15-30). MILANO : Etas.

Dall'esclusione all'inclusione. L'evoluzione del sistema scolastico verso una didattica inclusiva

BOCCI, FABIO
2013-01-01

Abstract

L'autore prendendo le mosse da una attenta analisi della fase di transizione del sistema formativo italiano da un modello di scuola dell'integrazione a quello dell'inclusione e del dibattito sui modi e sui tempi di gestione della transizione stessa, assumendo come fatto riscontrato in letteratura che i modelli chiamati in causa nel processo diacronico in atto contemplino anche residui ancora piuttosto attivi del modello/sistema di scuola tradizionale, propone un esame critico di alcuni aspetti peculiari che caratterizzano questi modelli/sistemi di scuola. A supporto della argomentazione l'autore propone uno schema esplicativo che prende in considerazione tre variabili (minime) agenti all'interno del processo di insegnamento-apprendimento: a) il soggetto apprendente o l'apprendimento; b) l'insegnate o l'insegnamento; c) l'oggetto dell'apprendimento (task). Tali variabili connotano a livello micro (didattica) il sistema formativo nella misura in cui risultano permeabili o meno alla loro perturbabilità da parte di uno o più elementi perturbanti, in modo da consentire a questo/i elemento/i perturbante/i la possibilità o meno (lungo un continuum che va dalla totale esclusione alla piena inclusione) di partecipare al compito (task): in altre parole di essere o meno parte attiva al processo di insegnamento-apprendimento, acquisendo e sviluppando (o meno) competenze.
2013
978-88-451-9552-5
Bocci, F. (2013). Dall'esclusione all'inclusione. L'evoluzione del sistema scolastico verso una didattica inclusiva. In Elementi di didattica per i bisogni educativi speciali: disabilità e DSA (pp. 15-30). MILANO : Etas.
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