Il saggio propone un primo scandaglio analitico di un plesso di più di 300 disegni di scena conservati presso l’Accademia di Belle Arti di Stoccolma, provenienti dall’attività collezionistica di Carl Gustaf Tessin (1695-1770), svolta nel corso della formazione giovanile, ma anche lungo la sua carriera politica e diplomatica su scala europea, che determinò l’accumulo di un’enorme collezione di opere d’arte, dipinti, incisioni, disegni, acquisiti in particolare durante il servizio come ambasciatore di Svezia a Parigi dal 1739 al 1742. Cataloghi e repertori originali risultano di grande interesse documentale, quale eloquenti testimonianze degli interessi della cultura svedese verso le tradizioni artistiche del Rinascimento e del Barocco europeo e, soprattutto, del ruolo a lungo giocato dall’eredità linguistica di architetti, scenografi e decoratori italiani sulla formazione di generazioni di artisti della Corte di Svezia, promossa da Tessin con la fondazione nel 1735 dell’Accademia Reale di Belle Arti di Stoccolma, dove parte della collezione venne riversata a finalità didattiche.
Sturm, S. (2013). Un precursore nelle relazioni artistiche italo-svedesi. Carl Gustav Tessin e i suoi cataloghi di viaggio. In L.D. Astrid Capoferro (a cura di), Dall'Italia. Omaggio a Barbro Santillo Frizell (pp. 339-360). FIRENZE : Polistampa.
Un precursore nelle relazioni artistiche italo-svedesi. Carl Gustav Tessin e i suoi cataloghi di viaggio
STURM, SAVERIO
2013-01-01
Abstract
Il saggio propone un primo scandaglio analitico di un plesso di più di 300 disegni di scena conservati presso l’Accademia di Belle Arti di Stoccolma, provenienti dall’attività collezionistica di Carl Gustaf Tessin (1695-1770), svolta nel corso della formazione giovanile, ma anche lungo la sua carriera politica e diplomatica su scala europea, che determinò l’accumulo di un’enorme collezione di opere d’arte, dipinti, incisioni, disegni, acquisiti in particolare durante il servizio come ambasciatore di Svezia a Parigi dal 1739 al 1742. Cataloghi e repertori originali risultano di grande interesse documentale, quale eloquenti testimonianze degli interessi della cultura svedese verso le tradizioni artistiche del Rinascimento e del Barocco europeo e, soprattutto, del ruolo a lungo giocato dall’eredità linguistica di architetti, scenografi e decoratori italiani sulla formazione di generazioni di artisti della Corte di Svezia, promossa da Tessin con la fondazione nel 1735 dell’Accademia Reale di Belle Arti di Stoccolma, dove parte della collezione venne riversata a finalità didattiche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.