Il contributo indaga alcuni loci danteschi in cui procedimenti retorici dal peculiare statuto transuntivo (applicazione di topoi metaletterari e concretizzazioni di astratti) si intrecciano con elementi figurativi tratti dal mondo animale. L’analisi si concentra dapprima sulla riflessione dedicata al principio della "convenientia" e al concetto di "discretio" di De vulg. el., II 1, 9, dimostrando lo spiccato retroterra tecnico-teorico dell'immagine del "sus balteatus". La seconda sezione si sofferma sull'impiego traslato del lemma "azzannare" di Inf., XVIII 98-99, che sancisce la parziale zoomorfizzazione della bolgia degli adulatori.
Finazzi, S. (2013). Il “sus balteatus” e la bolgia che «assanna»: animali e retorica in Dante. In M.L. Crimi G. (a cura di), Dante e il mondo animale (pp. 114-130). ROMA : Carocci Editore.
Il “sus balteatus” e la bolgia che «assanna»: animali e retorica in Dante
FINAZZI, SILVIA
2013-01-01
Abstract
Il contributo indaga alcuni loci danteschi in cui procedimenti retorici dal peculiare statuto transuntivo (applicazione di topoi metaletterari e concretizzazioni di astratti) si intrecciano con elementi figurativi tratti dal mondo animale. L’analisi si concentra dapprima sulla riflessione dedicata al principio della "convenientia" e al concetto di "discretio" di De vulg. el., II 1, 9, dimostrando lo spiccato retroterra tecnico-teorico dell'immagine del "sus balteatus". La seconda sezione si sofferma sull'impiego traslato del lemma "azzannare" di Inf., XVIII 98-99, che sancisce la parziale zoomorfizzazione della bolgia degli adulatori.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.