Guardare oggi agli orizzonti dell’educazione significa prendere atto di scenari mutati e soprattutto mutanti che non riguardano sono solo i soggetti dell’educazione, ma anche gli strumenti di cui poter disporre per svolgere l’azione educativa. La narrazione nelle sue più diverse declinazioni (dal racconto e la strutturazione di una storia all’esplorazione di mondi dove la storia si contestualizza) sembra restituire in maniera più autentica lo svolgersi di queste metamorfosi, svelandone i più intimi passaggi. Sta all’educatore saper trasformare il leggere e il narrarsi in un’ “avventura educativa”: l’immergersi nella lettura attraverso le fiabe o i racconti di varie tipologie, il ripercorrere il proprio vissuto o l’imparare ad inventare e costruire storie, consentono di scoprire mondi e di recuperare la dimensione dell’immaginario. E se l’educazione oggi non può che declinarsi con valori quali la solidarietà, la fratellanza, per formare un’«identità terrestre», è necessario allargare lo sguardo per esplorare i nuovi immaginari, le nuove poetiche, i nuovi linguaggi, a cui l’educatore deve saper guardare con coraggio, curiosità ed interesse.
Zizioli, E. (2013). Storie che educano, integrano e cambiano il mondo. In M. Camerucci (a cura di), Metamorfosi e nuovi scenari pedagogici (pp. 181-220). Perugia : Morlacchi.
Storie che educano, integrano e cambiano il mondo
ZIZIOLI, ELENA
2013-01-01
Abstract
Guardare oggi agli orizzonti dell’educazione significa prendere atto di scenari mutati e soprattutto mutanti che non riguardano sono solo i soggetti dell’educazione, ma anche gli strumenti di cui poter disporre per svolgere l’azione educativa. La narrazione nelle sue più diverse declinazioni (dal racconto e la strutturazione di una storia all’esplorazione di mondi dove la storia si contestualizza) sembra restituire in maniera più autentica lo svolgersi di queste metamorfosi, svelandone i più intimi passaggi. Sta all’educatore saper trasformare il leggere e il narrarsi in un’ “avventura educativa”: l’immergersi nella lettura attraverso le fiabe o i racconti di varie tipologie, il ripercorrere il proprio vissuto o l’imparare ad inventare e costruire storie, consentono di scoprire mondi e di recuperare la dimensione dell’immaginario. E se l’educazione oggi non può che declinarsi con valori quali la solidarietà, la fratellanza, per formare un’«identità terrestre», è necessario allargare lo sguardo per esplorare i nuovi immaginari, le nuove poetiche, i nuovi linguaggi, a cui l’educatore deve saper guardare con coraggio, curiosità ed interesse.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.