Per raccontare le storie del giardino del Novecento si è scelto di procedere per temi, rivolgendo lo sguardo alle opere e ai progetti di autori che hanno segnato la cultura del progetto del giardino occidentale moderno e contemporaneo, dagli inizi del secolo XX sino all’attualità. Tre i temi individuati: le forme della combinazione, dell’instabilità, della narrazione. Si tratta, a nostro avviso, delle principali forme-idee di progetto di giardino storicizzate nel Novecento, le più ricorrenti e paradigmatiche, protagoniste della riflessione teorica e della ricerca applicata. Si procede in modo diacronico e comparativo, sulla base di analogie o differenze tra opere e autori in luoghi e tempi diversi. Il racconto è introdotto da una riflessione sull’avidità del progetto del giardino moderno e contemporaneo nei confronti delle arti visuali, tema che attraversa come una corrente sotterranea i tre itinerari enunciati. La cultura figurativa è il serbatoio storico dove da sempre si accumulano e si nutrono le meditazioni umane sulla natura e per questo è ingrediente essenziale di ogni progetto di giardino, anche laddove costituisca un riferimento lontano e vago.
Metta, A. (2010). Giardini e arti visuali. Corrispondenze nel Novecento. In Pugliese Michelangelo (a cura di), Parchi Antropici (pp. 113-114). Melfi : LIBRIA.
Giardini e arti visuali. Corrispondenze nel Novecento
METTA, ANNALISA
2010-01-01
Abstract
Per raccontare le storie del giardino del Novecento si è scelto di procedere per temi, rivolgendo lo sguardo alle opere e ai progetti di autori che hanno segnato la cultura del progetto del giardino occidentale moderno e contemporaneo, dagli inizi del secolo XX sino all’attualità. Tre i temi individuati: le forme della combinazione, dell’instabilità, della narrazione. Si tratta, a nostro avviso, delle principali forme-idee di progetto di giardino storicizzate nel Novecento, le più ricorrenti e paradigmatiche, protagoniste della riflessione teorica e della ricerca applicata. Si procede in modo diacronico e comparativo, sulla base di analogie o differenze tra opere e autori in luoghi e tempi diversi. Il racconto è introdotto da una riflessione sull’avidità del progetto del giardino moderno e contemporaneo nei confronti delle arti visuali, tema che attraversa come una corrente sotterranea i tre itinerari enunciati. La cultura figurativa è il serbatoio storico dove da sempre si accumulano e si nutrono le meditazioni umane sulla natura e per questo è ingrediente essenziale di ogni progetto di giardino, anche laddove costituisca un riferimento lontano e vago.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.