Dopo aver tratteggiato le linee principali del contesto socio-politico-culturale dei primi anni Sessanta in Italia (gli anni dell’ “impegno” e della “fiducia” nel progresso, del boom economico, dell’impegno sindacale per i diritti dei lavoratori, dell’introduzione dello strutturalismo nella nostra cultura, fondamentalmente storicistica, della mobilitazione degli intellettuali per il progetto di una società capace di perseguire progresso e giustizia), il saggio presenta il cinema italiano politicamente e culturalmente “impegnato” del periodo all’insegna di due dominanti che ne differenziano i prodotti (anche se le due modalità non mancano di dialogare tra loro): quella del cinema “naturalizzato”, in cui la politica è tematizzata, e quella del cinema “stilisticamente marcato”, in larga misura coincidente con il cinema “moderno” in senso proprio, in cui l’elemento politico è lo stile, la sua capacità sperimentale e innovatrice.
DE VINCENTI, G. (2008). Die Jahre des Vertrauens. Das "Engagement" im italienischen Kino der 1960er Jahre. In I.S. Thomas Koebner (a cura di), Das goldene Zeitalter des italenischen Films. Die 1960er Jahre (pp. 39-49). MUNCHEN : edition text+kritik.
Die Jahre des Vertrauens. Das "Engagement" im italienischen Kino der 1960er Jahre
DE VINCENTI, Giorgio
2008-01-01
Abstract
Dopo aver tratteggiato le linee principali del contesto socio-politico-culturale dei primi anni Sessanta in Italia (gli anni dell’ “impegno” e della “fiducia” nel progresso, del boom economico, dell’impegno sindacale per i diritti dei lavoratori, dell’introduzione dello strutturalismo nella nostra cultura, fondamentalmente storicistica, della mobilitazione degli intellettuali per il progetto di una società capace di perseguire progresso e giustizia), il saggio presenta il cinema italiano politicamente e culturalmente “impegnato” del periodo all’insegna di due dominanti che ne differenziano i prodotti (anche se le due modalità non mancano di dialogare tra loro): quella del cinema “naturalizzato”, in cui la politica è tematizzata, e quella del cinema “stilisticamente marcato”, in larga misura coincidente con il cinema “moderno” in senso proprio, in cui l’elemento politico è lo stile, la sua capacità sperimentale e innovatrice.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.