Il volume raccoglie una serie di interventi intorno all’immigrazione e gli interventi educativi attraverso la comparazione delle esperienze di due paesi dell'Europa meridionale che vivono situazioni per alcuni aspetti simili in materia di fenomeni migratori. Dopo essere stati a lungo Paesi di emigrazione, l'Italia e la Spagna sono diventati da tempo meta di flussi migratori. Il capitolo “L’esule inconsapevole: l’immigrazione tra integrazione e differenziazione” è il risultato di un’indagine condotta nel 2009 in Italia sul rapporto tra immigrazione, scuola e famiglia. La ricerca vuole capire in quale misura la scuola funziona come fattore d’integrazione e in particolare il ruolo della famiglia in questo processo. Il filo conduttore parte dallo studio delle richieste espresse dalle famiglie immigrate riguardo al sistema scolastico italiano. Per puntualizzare e approfondire l’indagine sono state scelte sei città: Milano, Torino, Treviso, Prato, Roma e Mazara del Vallo ed è stata utilizzata una metodologia qualitativa. In ognuna di queste città sono state intervistate insegnanti, famiglie immigrate e italiane e alcuni alunni delle scuole superiori. L’obiettivo è stato quello di dare ascolto alle diverse voci del mondo dell’immigrazione con un approccio che raccolga le diversità, andando oltre le uniformità quantitative. Mentre le misurazioni quantitative consentono una visione complessiva, quelle qualitative indagano in profondità. L’indagine ha identificato nel vissuto del bambino migrante il punto in cui due mondi s’incrociano e si sovrappongono. Due linee che, nel convergere, soffrono un inevitabile cambiamento di percorso. Il figlio che non ha scelto di partire non ha avuto il tempo per raccogliere e consolidare la propria cultura di appartenenza che si ritrova già in un’altra diversa. Anche se è duttile e riesce con rapidità a imparare le lingue e trovare spazi per socializzare, quel bambino soffre un disagio. In questo senso i bambini offrono la possibilità di osservare con maggiore evidenza come le migrazioni mettono in gioco l’individuale solidità della persona e delle culture. Rivelano quanto poco individuale sia un individuo e quanto invece rimanga vincolato al contesto d’appartenenza.

Tognonato, C.A. (2011). L'esule inconsapevole. L'immigrazione tra integrazione e differenziazione. In Marco Catarci e Massimiliano Fiorucci (a cura di), Immigrazione e intercultura in Italia e in Spagna (pp. 193-212). MILANO : Unicopli.

L'esule inconsapevole. L'immigrazione tra integrazione e differenziazione

TOGNONATO, CLAUDIO ALBERTO
2011-01-01

Abstract

Il volume raccoglie una serie di interventi intorno all’immigrazione e gli interventi educativi attraverso la comparazione delle esperienze di due paesi dell'Europa meridionale che vivono situazioni per alcuni aspetti simili in materia di fenomeni migratori. Dopo essere stati a lungo Paesi di emigrazione, l'Italia e la Spagna sono diventati da tempo meta di flussi migratori. Il capitolo “L’esule inconsapevole: l’immigrazione tra integrazione e differenziazione” è il risultato di un’indagine condotta nel 2009 in Italia sul rapporto tra immigrazione, scuola e famiglia. La ricerca vuole capire in quale misura la scuola funziona come fattore d’integrazione e in particolare il ruolo della famiglia in questo processo. Il filo conduttore parte dallo studio delle richieste espresse dalle famiglie immigrate riguardo al sistema scolastico italiano. Per puntualizzare e approfondire l’indagine sono state scelte sei città: Milano, Torino, Treviso, Prato, Roma e Mazara del Vallo ed è stata utilizzata una metodologia qualitativa. In ognuna di queste città sono state intervistate insegnanti, famiglie immigrate e italiane e alcuni alunni delle scuole superiori. L’obiettivo è stato quello di dare ascolto alle diverse voci del mondo dell’immigrazione con un approccio che raccolga le diversità, andando oltre le uniformità quantitative. Mentre le misurazioni quantitative consentono una visione complessiva, quelle qualitative indagano in profondità. L’indagine ha identificato nel vissuto del bambino migrante il punto in cui due mondi s’incrociano e si sovrappongono. Due linee che, nel convergere, soffrono un inevitabile cambiamento di percorso. Il figlio che non ha scelto di partire non ha avuto il tempo per raccogliere e consolidare la propria cultura di appartenenza che si ritrova già in un’altra diversa. Anche se è duttile e riesce con rapidità a imparare le lingue e trovare spazi per socializzare, quel bambino soffre un disagio. In questo senso i bambini offrono la possibilità di osservare con maggiore evidenza come le migrazioni mettono in gioco l’individuale solidità della persona e delle culture. Rivelano quanto poco individuale sia un individuo e quanto invece rimanga vincolato al contesto d’appartenenza.
2011
978-88-400-1520-0
Tognonato, C.A. (2011). L'esule inconsapevole. L'immigrazione tra integrazione e differenziazione. In Marco Catarci e Massimiliano Fiorucci (a cura di), Immigrazione e intercultura in Italia e in Spagna (pp. 193-212). MILANO : Unicopli.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11590/172386
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