L’industria collegata alla progettazione e costruzione dell’architettura è caratterizzata da prestazioni piuttosto basse, che si riflettono in frequenti ritardi, superamento dei costi, difficoltà a tenere sotto controllo gli aspetti qualitativi coinvolti. In parte ciò è dovuto al tradizionale approccio alla gestione e allo scambio delle informazioni sul progetto, sull’edificio e sulla sua costruzione per l’intero ciclo di vita (LCM). Il consistente aumento dei dati contenuti in un progetto pone, infatti, le basi per un’evoluzione del processo progettuale verso nuove qualità e relazioni, ampliando il modo con cui sono utilizzati i dati stessi. Per l’organizzazione e il coordinamento efficace delle competenze secondo approcci progettuali integrati si stanno sviluppando numerose piattaforme informative (tecnologie BIM, IBIM ed ISO BIM) che, associando a ogni elemento del progetto quantità di informazioni, estese alla gestione della costruzione per il suo ciclo di vita, si rendono disponibili ad agevolare il dialogo collaborativo e a supportare la decisionalità fino alla gestione delle opere progettate. Uno strumento che migliori il livello e lo scambio di informazioni lascia inoltre prevedere un miglioramento della qualità edilizia nelle diverse fasi progettuali e realizzative. Se le potenziali tecnologie sono disponibili, i modelli organizzativi e i flussi di informazioni sono ancora da definire. Dal 2009, presso il Dipsa, si conducono ricerche concentrate sull’individuazione delle criticità legate ai tradizionali metodi di organizzazione del team progettuale e alla gestione delle informazioni nelle diverse fasi di avanzamento: dal confronto tra il metodo tradizionale e il BIM, applicati a casi di studio, sono emersi alcuni fra gli aspetti più critici della fase progettuale, nonché le dinamiche di ostacolo all’interoperabilità, al coordinamento e, soprattutto, al mantenimento degli obiettivi di qualità edilizia. Il fine è quello di definire un sistema in grado di tradurre, su base scientifica, esperienze e sperimentazioni di rilievo in dati parametrici.

Marrone, P. (2010). Presentazione, VII-IX.

Presentazione

MARRONE, Paola
2010-01-01

Abstract

L’industria collegata alla progettazione e costruzione dell’architettura è caratterizzata da prestazioni piuttosto basse, che si riflettono in frequenti ritardi, superamento dei costi, difficoltà a tenere sotto controllo gli aspetti qualitativi coinvolti. In parte ciò è dovuto al tradizionale approccio alla gestione e allo scambio delle informazioni sul progetto, sull’edificio e sulla sua costruzione per l’intero ciclo di vita (LCM). Il consistente aumento dei dati contenuti in un progetto pone, infatti, le basi per un’evoluzione del processo progettuale verso nuove qualità e relazioni, ampliando il modo con cui sono utilizzati i dati stessi. Per l’organizzazione e il coordinamento efficace delle competenze secondo approcci progettuali integrati si stanno sviluppando numerose piattaforme informative (tecnologie BIM, IBIM ed ISO BIM) che, associando a ogni elemento del progetto quantità di informazioni, estese alla gestione della costruzione per il suo ciclo di vita, si rendono disponibili ad agevolare il dialogo collaborativo e a supportare la decisionalità fino alla gestione delle opere progettate. Uno strumento che migliori il livello e lo scambio di informazioni lascia inoltre prevedere un miglioramento della qualità edilizia nelle diverse fasi progettuali e realizzative. Se le potenziali tecnologie sono disponibili, i modelli organizzativi e i flussi di informazioni sono ancora da definire. Dal 2009, presso il Dipsa, si conducono ricerche concentrate sull’individuazione delle criticità legate ai tradizionali metodi di organizzazione del team progettuale e alla gestione delle informazioni nelle diverse fasi di avanzamento: dal confronto tra il metodo tradizionale e il BIM, applicati a casi di studio, sono emersi alcuni fra gli aspetti più critici della fase progettuale, nonché le dinamiche di ostacolo all’interoperabilità, al coordinamento e, soprattutto, al mantenimento degli obiettivi di qualità edilizia. Il fine è quello di definire un sistema in grado di tradurre, su base scientifica, esperienze e sperimentazioni di rilievo in dati parametrici.
2010
978-88-548-3691-4
Marrone, P. (2010). Presentazione, VII-IX.
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