Utilizzando documentazione in gran parte inedita, lo studio vuol dimostrare come, a partire dal concilio romano del 1725, si verifichi anche in Umbria una decisa azione dei vescovi in favore di una più approfondita formazione del clero, che si manifesta in primo luogo con l’apertura o riorganizzazione dei seminari diocesani. Dopo il periodo rivoluzionario, davanti alla diffusione delle idee liberali, l’attività vescovile si concentra sul tentativo di convogliare tutti i chierici in seminario e sull’ampliamento dei programmi di studio, come appare chiaramente dalle delibere del convegno vescovile di Spoleto del 1849, per rendere il clero più consapevole della sua missione pastorale e più preparato a istruire il popolo anche su quelli che erano considerati gli “errori moderni”.
Lupi, M. (2007). Vescovi e seminari in Umbria tra Sette e Ottocento. In L'istruzione in Italia tra '700 e '800. Lombardia - Veneto - Umbria. I Studi (pp. 361-396). BRESCIA : La Scuola.
Vescovi e seminari in Umbria tra Sette e Ottocento
LUPI, Maria
2007-01-01
Abstract
Utilizzando documentazione in gran parte inedita, lo studio vuol dimostrare come, a partire dal concilio romano del 1725, si verifichi anche in Umbria una decisa azione dei vescovi in favore di una più approfondita formazione del clero, che si manifesta in primo luogo con l’apertura o riorganizzazione dei seminari diocesani. Dopo il periodo rivoluzionario, davanti alla diffusione delle idee liberali, l’attività vescovile si concentra sul tentativo di convogliare tutti i chierici in seminario e sull’ampliamento dei programmi di studio, come appare chiaramente dalle delibere del convegno vescovile di Spoleto del 1849, per rendere il clero più consapevole della sua missione pastorale e più preparato a istruire il popolo anche su quelli che erano considerati gli “errori moderni”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.