si tratta di un contributo interdisciplinare, che parte da premesse storiche e fornisce un'analisi del tempo presente tramite un approccio socio-antropologico della società algerina, sotto il profilo della questione femminile e attraverso le vicende dell'emancipazione femminile in Algeria; si trova inserito in un'opera internazionale di carattere scientifico in tre volumi, che racchiude saggi di autori scelti per complessive 1242 pagg., in italiano, inglese e francese. Il saggio affronta il tema dell’emancipazione delle donne in Algeria, nel quadro più ampio dell’emergere di una “società civile”, fenomeno comune al mondo arabo, di cui si offre una definizione riferita alle trasformazioni in corso nel paese, attraverso un excursus storico che prende le mosse dall’epoca coloniale, ma si sofferma in particolare su alcune tappe dell’ultimo cinquantennio. Premesso che la battaglia contrastata e difficile condotta dalle donne per i loro diritti è stata a lungo associata, anche dopo l’indipendenza, a un femminismo venuto da fuori, e come tale contestato da una parte della popolazione femminile, ancora oggi questa battaglia si caratterizza per una dicotomia tra modernismo e fedeltà alle tradizioni. . Conquistata una presenza nello spazio pubblico, grazie al lavoro, nel loro ricorso alle istituzioni per ottenere garanzie di legge, le donne sono state vittime dell’assenza di uno Stato di diritto e sono finite spesso come ostaggio del regime, che non ha esitato a strumentalizzare la loro condizione. Attraverso una costellazione di associazioni e comitati diversificati, ala trainante della “società civile” e spesso capace di mediazione tra gli schieramenti in presenza, le donne si sono rese protagoniste di una battaglia per conquistare la parità, che è lontana dall’essere vinta. Nel decennio nero che ha seguito il colpo di stato militare del 1992, la causa delle donne si è trovata poi presa tra due fuochi : da una parte il regime, che l’ha presa per così dire in ostaggio, non esitando a strumentalizzarla ai propri fini, e dall’altra l’Islamismo radicale, che non ha cessato di prenderla di mira, anche nel caso in cui una nuova generazione ha cercato dall’interno di una sensibilità islamica, di affermare la propria autonomia e la propria coscienza di genere. -

Bozzo, A. (2008). Femmes, "société civile" et pouvoir en Algérie. In D.Bredi, L.Capezzone, W.Dahmash, L.Rostagno (a cura di), Scritti in onore di Biancamaria Scarcia Amoretti (pp. 221-238). Roma : Dipartimento di Studi Orientali, Edizioni Q.

Femmes, "société civile" et pouvoir en Algérie

BOZZO, Anna
2008-01-01

Abstract

si tratta di un contributo interdisciplinare, che parte da premesse storiche e fornisce un'analisi del tempo presente tramite un approccio socio-antropologico della società algerina, sotto il profilo della questione femminile e attraverso le vicende dell'emancipazione femminile in Algeria; si trova inserito in un'opera internazionale di carattere scientifico in tre volumi, che racchiude saggi di autori scelti per complessive 1242 pagg., in italiano, inglese e francese. Il saggio affronta il tema dell’emancipazione delle donne in Algeria, nel quadro più ampio dell’emergere di una “società civile”, fenomeno comune al mondo arabo, di cui si offre una definizione riferita alle trasformazioni in corso nel paese, attraverso un excursus storico che prende le mosse dall’epoca coloniale, ma si sofferma in particolare su alcune tappe dell’ultimo cinquantennio. Premesso che la battaglia contrastata e difficile condotta dalle donne per i loro diritti è stata a lungo associata, anche dopo l’indipendenza, a un femminismo venuto da fuori, e come tale contestato da una parte della popolazione femminile, ancora oggi questa battaglia si caratterizza per una dicotomia tra modernismo e fedeltà alle tradizioni. . Conquistata una presenza nello spazio pubblico, grazie al lavoro, nel loro ricorso alle istituzioni per ottenere garanzie di legge, le donne sono state vittime dell’assenza di uno Stato di diritto e sono finite spesso come ostaggio del regime, che non ha esitato a strumentalizzare la loro condizione. Attraverso una costellazione di associazioni e comitati diversificati, ala trainante della “società civile” e spesso capace di mediazione tra gli schieramenti in presenza, le donne si sono rese protagoniste di una battaglia per conquistare la parità, che è lontana dall’essere vinta. Nel decennio nero che ha seguito il colpo di stato militare del 1992, la causa delle donne si è trovata poi presa tra due fuochi : da una parte il regime, che l’ha presa per così dire in ostaggio, non esitando a strumentalizzarla ai propri fini, e dall’altra l’Islamismo radicale, che non ha cessato di prenderla di mira, anche nel caso in cui una nuova generazione ha cercato dall’interno di una sensibilità islamica, di affermare la propria autonomia e la propria coscienza di genere. -
2008
978-88-900765-7-2
Bozzo, A. (2008). Femmes, "société civile" et pouvoir en Algérie. In D.Bredi, L.Capezzone, W.Dahmash, L.Rostagno (a cura di), Scritti in onore di Biancamaria Scarcia Amoretti (pp. 221-238). Roma : Dipartimento di Studi Orientali, Edizioni Q.
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