La presente edizione critica di un carteggio amoroso settecentesco contribuisce scientificamente a più ambiti inerenti la storia culturale del Settecento europeo: storia delle donne e delle scrittrici, la scrittura autobiografica - epistolare - amorosa, il viaggio e il Grand Tour, storia del mondo materiale e dei costumi sociali, ed altro. Nello specifico, contribuisce a ricostruire la figura di una scrittrice ‘smarrita’ nella storia letteraria europea – una scrittrice che a suo tempo aveva catturato un vasto pubblico cosmopolita. Aggiunge inoltre alla bibliografia delle sue opere, questo carteggio di grande pregio letterario. L’AUTRICE anglo-veneziana delle lettere, Giustiniana Wynne (1737-191) è nota al pubblico odierna per lo più per il suo ruolo in un racconto di Casanova e per la grande storia d’amore giovanile con Andrea Memmo. Invece, quando era in vita, le sue opere attirarono l’attenzione di importanti letterati come Goethe, Madame de Staël, Melchiorre Cesarotti, Charles Nodier, Horace Walpole e William Beckford. Le riedizioni, le traduzioni e gli adattamenti teatrali delle sue opere continuarono ad apparire fino alla metà dell’Ottocento, quando per la difficile classificazione dell’autrice, per metà inglese e per metà veneziana, che scrisse soprattutto in francese, e che per giunta era conosciuta al pubblico con il nome austriaco del marito, veniva dimenticata dalle storie letterarie. Oggi, riscoperta, le viene attribuita l’invenzione del romanzo antropologico e il primato di prima scrittrice di romanzo in Italia. Anche se la sua carriera letteraria iniziò ufficialmente molto più tardi, fu proprio nelle lettere scritte appena ventenne ad Andrea Memmo, e qui pubblicate, che la Wynne trovò la propria voce di scrittrice. LE LETTERE, finora solo citate da altri e qui pubblicate per la prima volta in forma integrale, raccontano quel viaggio che portò la giovane Wynne lontana da Venezia e le aprì la strada all’avventura. Ruotano intorno a episodi in cui emerge la vulnerabilità di una giovane donna nel mondo del grand tour settecentesco. Propongono una cronaca originale del mondo materiale e sociale cittadino del suo viaggio per l’Europa, rivelando al contempo una straordinaria esplorazione dell’anima femminile. Le lettere parigine offrono inoltre, nella voce della giovane Giustiniana, l’altra versione dell’intrigante episodio narrato da Casanova nelle sue memorie. Nel suo insieme il carteggio costituisce una forte narrazione del desiderio e dell’auto-determinazione, che oggi possiamo leggere come una provocatoria esaltazione dell’individualità emancipata ¬cantata con voce femminile. L’APPARATO CRITICO, consistente in 140 pagine sui 293 totale del volume, documenta e commenta il contenuto delle lettere da una prospettiva storico-letterario-culturale e le contestualizza nella carriera letteraria che distinse gli anni maturi di Giustiniana.
Wynne, G., Isenberg, N.B. (2010). Caro Memmo, mon cher frère. SEDUZIONI EPISTOLARI DI UNA GIOVANE ANGLOVENEZIANA IN VIAGGIO PER L’EUROPA NEL TEMPO DI CASANOVA. L’inedito carteggio segreto di Giustiniana Wynne ad Andrea Memmo (1758 -1760). TREVISO : Elzeviro.
Caro Memmo, mon cher frère. SEDUZIONI EPISTOLARI DI UNA GIOVANE ANGLOVENEZIANA IN VIAGGIO PER L’EUROPA NEL TEMPO DI CASANOVA. L’inedito carteggio segreto di Giustiniana Wynne ad Andrea Memmo (1758 -1760)
ISENBERG, Nancy Beth
2010-01-01
Abstract
La presente edizione critica di un carteggio amoroso settecentesco contribuisce scientificamente a più ambiti inerenti la storia culturale del Settecento europeo: storia delle donne e delle scrittrici, la scrittura autobiografica - epistolare - amorosa, il viaggio e il Grand Tour, storia del mondo materiale e dei costumi sociali, ed altro. Nello specifico, contribuisce a ricostruire la figura di una scrittrice ‘smarrita’ nella storia letteraria europea – una scrittrice che a suo tempo aveva catturato un vasto pubblico cosmopolita. Aggiunge inoltre alla bibliografia delle sue opere, questo carteggio di grande pregio letterario. L’AUTRICE anglo-veneziana delle lettere, Giustiniana Wynne (1737-191) è nota al pubblico odierna per lo più per il suo ruolo in un racconto di Casanova e per la grande storia d’amore giovanile con Andrea Memmo. Invece, quando era in vita, le sue opere attirarono l’attenzione di importanti letterati come Goethe, Madame de Staël, Melchiorre Cesarotti, Charles Nodier, Horace Walpole e William Beckford. Le riedizioni, le traduzioni e gli adattamenti teatrali delle sue opere continuarono ad apparire fino alla metà dell’Ottocento, quando per la difficile classificazione dell’autrice, per metà inglese e per metà veneziana, che scrisse soprattutto in francese, e che per giunta era conosciuta al pubblico con il nome austriaco del marito, veniva dimenticata dalle storie letterarie. Oggi, riscoperta, le viene attribuita l’invenzione del romanzo antropologico e il primato di prima scrittrice di romanzo in Italia. Anche se la sua carriera letteraria iniziò ufficialmente molto più tardi, fu proprio nelle lettere scritte appena ventenne ad Andrea Memmo, e qui pubblicate, che la Wynne trovò la propria voce di scrittrice. LE LETTERE, finora solo citate da altri e qui pubblicate per la prima volta in forma integrale, raccontano quel viaggio che portò la giovane Wynne lontana da Venezia e le aprì la strada all’avventura. Ruotano intorno a episodi in cui emerge la vulnerabilità di una giovane donna nel mondo del grand tour settecentesco. Propongono una cronaca originale del mondo materiale e sociale cittadino del suo viaggio per l’Europa, rivelando al contempo una straordinaria esplorazione dell’anima femminile. Le lettere parigine offrono inoltre, nella voce della giovane Giustiniana, l’altra versione dell’intrigante episodio narrato da Casanova nelle sue memorie. Nel suo insieme il carteggio costituisce una forte narrazione del desiderio e dell’auto-determinazione, che oggi possiamo leggere come una provocatoria esaltazione dell’individualità emancipata ¬cantata con voce femminile. L’APPARATO CRITICO, consistente in 140 pagine sui 293 totale del volume, documenta e commenta il contenuto delle lettere da una prospettiva storico-letterario-culturale e le contestualizza nella carriera letteraria che distinse gli anni maturi di Giustiniana.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.