Lionello Venturi, uno dei dodici professori universitari che si rifiutarono di prestare il giuramento di fedeltà imposto dal regime fascista nel 1931, è stato uno degli iniziatori degli studi di storia del'arte moderna. I suoi studi sull'impressionismo hanno segnato una svolta decisiva, restituendo al movimento la sua dimensione storica e la sua modernità, a lungo misconosciute da una critica poco attenta. Applicando alla pittura moderna gli strumenti affinati dalla storia dell'arte, Venturi elabora negli anni dell'emigrazione a Parigi un modo inedito di studiare opere e artisti nel contetso del loro vissuto sociale ed economico, frutto anche dell'esperienza maturata a contatto con Carlo Rosselli e il gruppo di Giustizia e Libertà. Un modo allora del tutto nuovo di studiare la storia dell'arte, che si struttura nelle grandi opere della seconda metà degli anni 30 (Cézanne. Son art, son oeuvre; Peintres modernes; Les Archives de l'Impressionnisme), a lungo rimaste imprescindibili per chiunque volesse studiare la pittura dell'800 francese. Il libro offre uno sguardo nuovo sulla cultura degli anni tra le due guerre e sul faticoso processo che ha permesso di restituire alla pittura degli impressionisti la complessità dei percorsi individuali e delle scelte collettive, delle innovazioni pittoriche e della fitta rete di tangenze con gli eventi storici, politici, economici.
Iamurri, L. (2011). Lionello Venturi e la modernità dell'impressionismo. MACERATA : Quodlibet.
Lionello Venturi e la modernità dell'impressionismo
IAMURRI, Laura
2011-01-01
Abstract
Lionello Venturi, uno dei dodici professori universitari che si rifiutarono di prestare il giuramento di fedeltà imposto dal regime fascista nel 1931, è stato uno degli iniziatori degli studi di storia del'arte moderna. I suoi studi sull'impressionismo hanno segnato una svolta decisiva, restituendo al movimento la sua dimensione storica e la sua modernità, a lungo misconosciute da una critica poco attenta. Applicando alla pittura moderna gli strumenti affinati dalla storia dell'arte, Venturi elabora negli anni dell'emigrazione a Parigi un modo inedito di studiare opere e artisti nel contetso del loro vissuto sociale ed economico, frutto anche dell'esperienza maturata a contatto con Carlo Rosselli e il gruppo di Giustizia e Libertà. Un modo allora del tutto nuovo di studiare la storia dell'arte, che si struttura nelle grandi opere della seconda metà degli anni 30 (Cézanne. Son art, son oeuvre; Peintres modernes; Les Archives de l'Impressionnisme), a lungo rimaste imprescindibili per chiunque volesse studiare la pittura dell'800 francese. Il libro offre uno sguardo nuovo sulla cultura degli anni tra le due guerre e sul faticoso processo che ha permesso di restituire alla pittura degli impressionisti la complessità dei percorsi individuali e delle scelte collettive, delle innovazioni pittoriche e della fitta rete di tangenze con gli eventi storici, politici, economici.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.