T. Campanella, Opuscoli astrologici. Come evitare il fato astrale, Apologetico, Disputa sulle Bolle

Nel pensiero e nella vita di Tommaso Campanella l’astrologia gioca un ruolo di primo piano. Di particolare interesse sono i tre opuscoli scritti a Roma fra il 1628 e il 1632, e che risultano strettamente collegati al grande affaire astrologico-politico sulla morte, da molti astrologi considerata imminente, di Urbano VIII. Nel primo, Come evitare il fato astrale, Campanella suggerisce i rimedi contro gli aspetti celesti negativi, descrivendo le pratiche di magia astrale operate con il papa stesso. Costretto a difendersi dalle accuse di eresia e di superstizione conseguenti alla stampa dell’opuscolo nel 1629, Campanella compone un Apologeticus, per mostrare come le pratiche suggerite risultino in pieno accordo con la natura e la tradizione cristiana. Quando, nel 1631, il papa promulga la severissima bolla Inscrutabilis contro ogni genere di divinazione, Campanella scrive una Disputatio, nella quale si sforza di mitigare la condanna dell’astrologia, respingendo le implicazioni fatalistiche della dottrina e specificando entro quali limiti possa venire accettata come una dottrina naturale