La 'lex Iulia iudiciorum privatorum'

La monografia è tesa a ricostruire il contenuto e la portata della legge augustea per i processi privati del 17 o dell’inizio del 16 a. C. In sede ricostruttiva si è stabilito in che contesto la lex Iulia si è inserita, per meglio comprendere l’impatto che essa ebbe nel mondo forense. Questa indagine ha, naturalmente, implicato l’esame della lex Irnitana, nonché di testi letterari, in particolare dell’opera di Cicerone. Infine si sono analizzati i testi, questa volta tutti giuridici, dai quali risulta una tendenza della giurisprudenza, che interpretò la riforma augustea, a stabilire un nesso tra i iudicia legitima ex lege Iulia e le legis actiones. Nella monografia si sono approfonditi i seguenti temi: il significato della distinzione gaiana iudicia legitima-iudicia quae imperio continentur; la mors litis; gli effetti preclusivi della litis contestatio; il rapporto tra l’abrogazione delle legis actiones e i iudicia legitima e, in connessione con questa ultima tematica, la portata della lex Aebutia; la deroga alla distinzione di funzioni tra il pretore urbano e peregrino; la disciplina delle udienze, nonché i requisiti e le modalità necessarie per la nomina del iudex unus o dei recuperatores