Ebbrezza, eros, riso, dono, amicizia, chance, estasi: sono le cifre di un'esperienza "sensibile", esperienza interioire, che eccedendo la spiegazione logica e la teleologia di una conoscenza e di una storia votate al compimento, espone per un verso il sapere alla prova della nietzscheana Unwissenheit um die Zukunft e, per un altro verso, il soggetto alla necessità di una incompiutezza che nessun dio può colmare. sono infatti la notte del non-sapere e la leggerezza di un io-che-muore ad innescare, per Georges Bataille, il movimento di una comunicazione comuniale tra esseri aperti; perchéla comunicazione esige sempre una ferita, un'interruzione che, come l'esperienza impossibile e necessaria della morte, rompe la pienezza di un'esistenza chiusa, separata, schiava. la comunicazione è allora la verità di un dono impossibile, la verità di un philein imossibile, non disponibile, inappropriabile, inutile dice Bataille, che solo in quanto segreto inconfessabileoffre il seno di una sovranità che non può mai essere. la libertà di una forma di pensiero e di un modo d'esistenza che dobbiamo amare e cercare nella pratica di un'etica dell'incompiutezza capace d'illuminare/orientare la conoscenza servile. Donazione di senso, fecondità di un da pensare che, oltre l'utile e il progetto, mette in circolo e custodisce il segreto di un essere-in-comune dove il vero lusso è solo quello del miserabile "che si stende sulla terra e disprezza", quello "di chi rifiuta il lavoro e fa della sua vita da un lato uno splendore infinitamente in rovina e, dall'altro, un insulto silenzioso alla laboriosa menzogna dei ricchi"
DI MARCO, C. (2005). Georges Bataille. Etica dell'incompiutezza. MILANO : Mimesis Edizioni.
Georges Bataille. Etica dell'incompiutezza
DI MARCO, Chiara
2005-01-01
Abstract
Ebbrezza, eros, riso, dono, amicizia, chance, estasi: sono le cifre di un'esperienza "sensibile", esperienza interioire, che eccedendo la spiegazione logica e la teleologia di una conoscenza e di una storia votate al compimento, espone per un verso il sapere alla prova della nietzscheana Unwissenheit um die Zukunft e, per un altro verso, il soggetto alla necessità di una incompiutezza che nessun dio può colmare. sono infatti la notte del non-sapere e la leggerezza di un io-che-muore ad innescare, per Georges Bataille, il movimento di una comunicazione comuniale tra esseri aperti; perchéla comunicazione esige sempre una ferita, un'interruzione che, come l'esperienza impossibile e necessaria della morte, rompe la pienezza di un'esistenza chiusa, separata, schiava. la comunicazione è allora la verità di un dono impossibile, la verità di un philein imossibile, non disponibile, inappropriabile, inutile dice Bataille, che solo in quanto segreto inconfessabileoffre il seno di una sovranità che non può mai essere. la libertà di una forma di pensiero e di un modo d'esistenza che dobbiamo amare e cercare nella pratica di un'etica dell'incompiutezza capace d'illuminare/orientare la conoscenza servile. Donazione di senso, fecondità di un da pensare che, oltre l'utile e il progetto, mette in circolo e custodisce il segreto di un essere-in-comune dove il vero lusso è solo quello del miserabile "che si stende sulla terra e disprezza", quello "di chi rifiuta il lavoro e fa della sua vita da un lato uno splendore infinitamente in rovina e, dall'altro, un insulto silenzioso alla laboriosa menzogna dei ricchi"I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.