Questa ricerca ricostruisce i contributi offerti da Maffeo Pantaleoni alla teoria della finanza pubblica, nel duplice aspetto della tassazione e della spesa. In primo luogo viene esaminato il suo saggio del 1883 "Contributo alla teoria del riparto della spesa pubblica" grazie al quale lo studio della finanza pubblica acquisisce nel panorama internazionale degli studi di economia del tempo la sua piena autonomia scientifica. Il fenomeno finanziario è stilizzato alla stregua di uno scambio volontario attuato secondo la logica ottimizzante del calcolo marginalista sotto l'egida della sovranità del consumatore. Successivamente vengono esaminati alcuni importanti studi pantaleoniani dei primi due decenni del Novecento dove il fenomneo finanziario è presentato in modo significativamente diverso. L'imposta - piuttosto che prezzo di controprestazione - è ora considerata (quantomeno in parte) quale manifestazione di finalità "predatorie" nei confronti dei cittadini da parte della classe politica al governo. Questa ricerca mette dunque in luce i vari elementi di diversità (ivi compreso quelle di carattere normativo)che scaturiscono da questi modi alternativi di considerare la finanza pubblica, ma anche la linea di continuità tra di essi: il comune approccio teorico marginalista, e soprattutto il fatto che entrambi sono caratterizzati dall'intento di sviluppare un'analisi economica del processo politico delle scelte pubbliche.
Bini, P. (2008). Maffeo Pantaleoni. ROMA : Luiss University Press.
Maffeo Pantaleoni
BINI, Piero
2008-01-01
Abstract
Questa ricerca ricostruisce i contributi offerti da Maffeo Pantaleoni alla teoria della finanza pubblica, nel duplice aspetto della tassazione e della spesa. In primo luogo viene esaminato il suo saggio del 1883 "Contributo alla teoria del riparto della spesa pubblica" grazie al quale lo studio della finanza pubblica acquisisce nel panorama internazionale degli studi di economia del tempo la sua piena autonomia scientifica. Il fenomeno finanziario è stilizzato alla stregua di uno scambio volontario attuato secondo la logica ottimizzante del calcolo marginalista sotto l'egida della sovranità del consumatore. Successivamente vengono esaminati alcuni importanti studi pantaleoniani dei primi due decenni del Novecento dove il fenomneo finanziario è presentato in modo significativamente diverso. L'imposta - piuttosto che prezzo di controprestazione - è ora considerata (quantomeno in parte) quale manifestazione di finalità "predatorie" nei confronti dei cittadini da parte della classe politica al governo. Questa ricerca mette dunque in luce i vari elementi di diversità (ivi compreso quelle di carattere normativo)che scaturiscono da questi modi alternativi di considerare la finanza pubblica, ma anche la linea di continuità tra di essi: il comune approccio teorico marginalista, e soprattutto il fatto che entrambi sono caratterizzati dall'intento di sviluppare un'analisi economica del processo politico delle scelte pubbliche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.