Una città araba sulle rive del Mediterraneo. Nel giardino d'un albergo alcuni intellettuali s'incontrano per affrontare un dialogo franco sui rapporti tra Islam e civiltà occidentale. Aggredendo in particolare molti luoghi comuni che popolano l'immaginario delle culture d'Occidente. Non si tratta di un dialogo platonico. A molti anni di distanza dall'ormai mitico Processo fissato sulle pagine di guido Piovene, Franco Rizzi affresca un dialogo attendibile tra alcuni personaggi di spicco che, se non hanno alcuna voglia di ricelebrare processi, avvertono però il bisogno di tirare le somme di un rapporto storico tormentato e difficile. Le conclusioni non azzardano soluzioni politiche. Scaturisce essenzialmente l'auspicio di scardinare almeno alcuni tenaci luoghi comuni. Facendo giustizia di una visione manichea della storia, riconoscere da un lato il contributo dell'Islam alla storia dell'Occidente e dall'altro fare ammenda delle colpe del colonialismo. Solo con queste premesse sarebbe possibile mettersi finalmente attorno a un tavolo con pari dignità per discutere davvero di pace. DAL TESTO - "Ho provato a immaginare [...] una conversazione tra personaggi di fede e di cultura musulmana che parlano di come l'Occidente vede l'Islam, senza pretendere di fare alcun confronto tra le due civiltà né teorico né storico nel senso proprio della parola. Una conversazione tra personaggi che hanno una loro fisicità, una loro storia, e che cercano di interpretare gli avvenimenti più recenti che riguardano i rapporti tra Occidente e mondo arabo-musulmano. Il livello di generalizzazione a cui ho fatto ricorso è conseguenza della scelta di esprimermi attraverso lo schema letterario del dialogo che si snoda spontaneamente tra gli interlocutori senza alcuna preparazione preventiva. Non si tratta dunque, come nel caso di Venezia, di un convegno. L'incontro si svolge in tre pomeriggi, in un bar situato nel giardino di un albergo di una città araba adagiata sulle rive del Mediterraneo: una prima parte è più colloquiale, una seconda più documentata, quindi con un ricorso più diretto alla citazione". -

Rizzi, F.P. (2009). L’Islam giudica l’Occidente: Conversazione su alcuni luoghi comuni. Bari : Argo.

L’Islam giudica l’Occidente: Conversazione su alcuni luoghi comuni

RIZZI, Francesco Paolo
2009-01-01

Abstract

Una città araba sulle rive del Mediterraneo. Nel giardino d'un albergo alcuni intellettuali s'incontrano per affrontare un dialogo franco sui rapporti tra Islam e civiltà occidentale. Aggredendo in particolare molti luoghi comuni che popolano l'immaginario delle culture d'Occidente. Non si tratta di un dialogo platonico. A molti anni di distanza dall'ormai mitico Processo fissato sulle pagine di guido Piovene, Franco Rizzi affresca un dialogo attendibile tra alcuni personaggi di spicco che, se non hanno alcuna voglia di ricelebrare processi, avvertono però il bisogno di tirare le somme di un rapporto storico tormentato e difficile. Le conclusioni non azzardano soluzioni politiche. Scaturisce essenzialmente l'auspicio di scardinare almeno alcuni tenaci luoghi comuni. Facendo giustizia di una visione manichea della storia, riconoscere da un lato il contributo dell'Islam alla storia dell'Occidente e dall'altro fare ammenda delle colpe del colonialismo. Solo con queste premesse sarebbe possibile mettersi finalmente attorno a un tavolo con pari dignità per discutere davvero di pace. DAL TESTO - "Ho provato a immaginare [...] una conversazione tra personaggi di fede e di cultura musulmana che parlano di come l'Occidente vede l'Islam, senza pretendere di fare alcun confronto tra le due civiltà né teorico né storico nel senso proprio della parola. Una conversazione tra personaggi che hanno una loro fisicità, una loro storia, e che cercano di interpretare gli avvenimenti più recenti che riguardano i rapporti tra Occidente e mondo arabo-musulmano. Il livello di generalizzazione a cui ho fatto ricorso è conseguenza della scelta di esprimermi attraverso lo schema letterario del dialogo che si snoda spontaneamente tra gli interlocutori senza alcuna preparazione preventiva. Non si tratta dunque, come nel caso di Venezia, di un convegno. L'incontro si svolge in tre pomeriggi, in un bar situato nel giardino di un albergo di una città araba adagiata sulle rive del Mediterraneo: una prima parte è più colloquiale, una seconda più documentata, quindi con un ricorso più diretto alla citazione". -
2009
978-88-8234-101-5
Rizzi, F.P. (2009). L’Islam giudica l’Occidente: Conversazione su alcuni luoghi comuni. Bari : Argo.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11590/179463
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