La pedagogia più importante è quella che affronta le cose che non si possono insegnare. Che non si possono: perché ci sono divieti, ostacoli, resistenze, anche interiori; insegnare: perché la loro esperienza è talmente intima e personale che si tende a crederla indicibile, incomunicabile, oscena. Eppure qualcosa si può fare; qualcosa passa: soprattutto qualcosa si può imparare a esprimerlo e a condividerlo. La morte è il primo di questi argomenti tabù. Oggi che la società ha rimosso il problema, rinunciando a qualsiasi tentativo di elaborarlo, una pedagogia della morte è urgente e indispensabile. Roberto Maragliano in questo libro ha il coraggio e la lucidità non solo di sollevare la questione, ma di analizzarne i principali presupposti e poi di proporre una via originale, il cinema, per addomesticarsi e addomesticare alla morte. Già dalla scuola. Ma una scuola che sarebbe utile potessero frequentare anche gli adulti. Utile a loro, prima di tutto.
Maragliano, R. (2012). PEDAGOGIA DELLA MORTE. Milano : Doppiozero.
PEDAGOGIA DELLA MORTE
MARAGLIANO, Roberto
2012-01-01
Abstract
La pedagogia più importante è quella che affronta le cose che non si possono insegnare. Che non si possono: perché ci sono divieti, ostacoli, resistenze, anche interiori; insegnare: perché la loro esperienza è talmente intima e personale che si tende a crederla indicibile, incomunicabile, oscena. Eppure qualcosa si può fare; qualcosa passa: soprattutto qualcosa si può imparare a esprimerlo e a condividerlo. La morte è il primo di questi argomenti tabù. Oggi che la società ha rimosso il problema, rinunciando a qualsiasi tentativo di elaborarlo, una pedagogia della morte è urgente e indispensabile. Roberto Maragliano in questo libro ha il coraggio e la lucidità non solo di sollevare la questione, ma di analizzarne i principali presupposti e poi di proporre una via originale, il cinema, per addomesticarsi e addomesticare alla morte. Già dalla scuola. Ma una scuola che sarebbe utile potessero frequentare anche gli adulti. Utile a loro, prima di tutto.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.