I molteplici e rapidi mutamenti nella progettazione, nelle tecniche della costruzione, nell’organizzazione del cantiere, nella produzione di materiali e nella stessa informazione tecnica, stanno rendendo obsoleto il tradizionale studio delle tecniche costruttive, intese come insieme di ricette per costruire in muratura, legno, ferro e cemento armato. Procedure controllate e sicure, frutto dell’e¬sperienza, stanno lasciando il posto a importanti sperimentazioni con¬dotte da esperti e specialisti alla ricerca di soluzioni ai molti problemi tecnologici posti dalle nuove architetture. Si sta così generando un sa¬pere in continua evoluzione, sostenuto dalla produzione, che intravede in queste sperimentazioni un possibile miglioramento qualitativo del¬le costruzioni; nuove conoscenze affiancano il sapere pragmatico dell’architetto, un tempo affidato esclusivamente all’arte del costruire. In questa situazione, e nella condizione di docenti impegnati nella formazione dei futuri operatori nel sistema “costruzione”, gli autori hanno svolto un lavoro di ricerca che definisce un metodo rigoroso in cui lo studio della tecnologia parte dall’analisi di un particolare costruttivo noto, per risalire all’insieme della costruzione, mostrando i collegamenti tra scelte tecniche e principi generali. Terzo di una serie dedicata alle conoscenze tecnologiche in Architettura, questo libro affronta lo studio della struttura di un edificio, individuando i principali problemi tecnologici della progettazione e proponendo una panoramica dei problemi costruttivi attraverso lo studio di esempi innovativi, storici e contemporanei. Concetti generali e teorici sono così collegati con gli aspetti più rilevanti della progettazione tecnologica, al fine di favorire la comprensione delle tecniche nella loro evoluzione, cercando di superare un’acritica assimilazione delle soluzioni ‘da manuale’, svincolate dagli aspetti storici, produttivi, innovativi ed evolutivi che le legano all’opera costruita. La metodologia proposta è articolata su più livelli: quello della struttura concettuale (le mappe), della codifica dell’informazione (secondo classificazioni unificate), della costruzione come sistema di casi (CBR- Case Based Rationing). Lo studio si basa, infatti, su un uso nuovo delle mappe concettuali (Novak & Gowin, 1989) e su una struttura di organizzazione dell’informazione per rappresentare gli elementi fondamentali della costruzione come parti materiali dell’insieme più generale della ‘costruzione’. Attraverso una scomposizione codificata di frasi, che trasmettono l’informazione sulle scelte progettuali e tecniche, le conoscenze sugli elementi sono presentate attraverso lo studio di casi e di dettagli, mantenendo uno stretto legame tra elemento e opera costruita. I concetti di base sono poi collegati alla pubblicistica più diffusa, cercando di mantenere le forme di rappresentazione usuali per l’architetto nel suo lavoro progettuale ed esecutivo. Secondo questa impostazione, il libro dedicato alla ‘struttura’ introduce il tema con un’affermazione cruciale. I diversi aspetti trattati sono organizzati per fasi e rappresentati in una mappa concettuale che offre una ‘vista a volo d’uccello’ sul tema. Ciascuna fase è sintetizzata da una serie di ‘domande retoriche’ e relative risposte, che sviluppano - con l’aiuto dell’intuito - i temi tecnologici nella progettazione di una struttura. Tutte le fasi rimandano a una bibliografia selezionata per approfondire i singoli argomenti. Ciascuna frase nella mappa è poi collegata a un esempio, presentato in forma sintetica: lo studio di un particolare costruttivo è accompagnato da una descrizione generale e da una particolare didascalia, simile a una legenda molto dettagliata e codificata secondo classificazioni note. L’insieme dei concetti e degli esempi fornisce così una rappresentazione sintetica, ma completa, delle conoscenze utili ad affrontare la progettazione dal punto di vista tecnologico della struttura di un edificio.
Marrone, P., Morabito, G. (2011). La tecnologia che serve agli architetti – La struttura. FIRENZE : Alinea Editrice.
La tecnologia che serve agli architetti – La struttura
MARRONE, Paola;
2011-01-01
Abstract
I molteplici e rapidi mutamenti nella progettazione, nelle tecniche della costruzione, nell’organizzazione del cantiere, nella produzione di materiali e nella stessa informazione tecnica, stanno rendendo obsoleto il tradizionale studio delle tecniche costruttive, intese come insieme di ricette per costruire in muratura, legno, ferro e cemento armato. Procedure controllate e sicure, frutto dell’e¬sperienza, stanno lasciando il posto a importanti sperimentazioni con¬dotte da esperti e specialisti alla ricerca di soluzioni ai molti problemi tecnologici posti dalle nuove architetture. Si sta così generando un sa¬pere in continua evoluzione, sostenuto dalla produzione, che intravede in queste sperimentazioni un possibile miglioramento qualitativo del¬le costruzioni; nuove conoscenze affiancano il sapere pragmatico dell’architetto, un tempo affidato esclusivamente all’arte del costruire. In questa situazione, e nella condizione di docenti impegnati nella formazione dei futuri operatori nel sistema “costruzione”, gli autori hanno svolto un lavoro di ricerca che definisce un metodo rigoroso in cui lo studio della tecnologia parte dall’analisi di un particolare costruttivo noto, per risalire all’insieme della costruzione, mostrando i collegamenti tra scelte tecniche e principi generali. Terzo di una serie dedicata alle conoscenze tecnologiche in Architettura, questo libro affronta lo studio della struttura di un edificio, individuando i principali problemi tecnologici della progettazione e proponendo una panoramica dei problemi costruttivi attraverso lo studio di esempi innovativi, storici e contemporanei. Concetti generali e teorici sono così collegati con gli aspetti più rilevanti della progettazione tecnologica, al fine di favorire la comprensione delle tecniche nella loro evoluzione, cercando di superare un’acritica assimilazione delle soluzioni ‘da manuale’, svincolate dagli aspetti storici, produttivi, innovativi ed evolutivi che le legano all’opera costruita. La metodologia proposta è articolata su più livelli: quello della struttura concettuale (le mappe), della codifica dell’informazione (secondo classificazioni unificate), della costruzione come sistema di casi (CBR- Case Based Rationing). Lo studio si basa, infatti, su un uso nuovo delle mappe concettuali (Novak & Gowin, 1989) e su una struttura di organizzazione dell’informazione per rappresentare gli elementi fondamentali della costruzione come parti materiali dell’insieme più generale della ‘costruzione’. Attraverso una scomposizione codificata di frasi, che trasmettono l’informazione sulle scelte progettuali e tecniche, le conoscenze sugli elementi sono presentate attraverso lo studio di casi e di dettagli, mantenendo uno stretto legame tra elemento e opera costruita. I concetti di base sono poi collegati alla pubblicistica più diffusa, cercando di mantenere le forme di rappresentazione usuali per l’architetto nel suo lavoro progettuale ed esecutivo. Secondo questa impostazione, il libro dedicato alla ‘struttura’ introduce il tema con un’affermazione cruciale. I diversi aspetti trattati sono organizzati per fasi e rappresentati in una mappa concettuale che offre una ‘vista a volo d’uccello’ sul tema. Ciascuna fase è sintetizzata da una serie di ‘domande retoriche’ e relative risposte, che sviluppano - con l’aiuto dell’intuito - i temi tecnologici nella progettazione di una struttura. Tutte le fasi rimandano a una bibliografia selezionata per approfondire i singoli argomenti. Ciascuna frase nella mappa è poi collegata a un esempio, presentato in forma sintetica: lo studio di un particolare costruttivo è accompagnato da una descrizione generale e da una particolare didascalia, simile a una legenda molto dettagliata e codificata secondo classificazioni note. L’insieme dei concetti e degli esempi fornisce così una rappresentazione sintetica, ma completa, delle conoscenze utili ad affrontare la progettazione dal punto di vista tecnologico della struttura di un edificio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.