Da quasi un trentennio l’Antropologia socio-culturale ha ridefinito il proprio progetto conoscitivo in termini di critica culturale, a partire dalla messa in questione tanto del posizionamento del ricercatore quanto dell’autorità e autorialità della scrittura etnografica. Il rimpatrio di una tradizione di studi cresciuta decentrando lo sguardo eurocentrico in relazione ai “mondi altri”, ne ha ri-orientato il potenziale critico sul noi, alla luce della critica post-moderna, nel superamento delle impostazioni strutturaliste e nello sviluppo di quelle prospettive dinamiste che per prime hanno studiato le implicazioni storiche della “situazione coloniale”. Queste spinte ridisegnano l’orizzonte della ricerca nell’analisi di pratiche e politiche, di processi situati o multilocali, nel confronto con la globalizzazione e con le nuove realtà migranti. Mandata in soffitta l’idea oggettivista della disciplina e il programma di costruire un atlante delle diversità culturali come universi chiusi, riproposta dalle retoriche che politicizzano le identità promuovendo l’etnicizzazione del sociale, l’Antropologia oggi affronta la pluralità dei mondi umani analizzandone gli ambiti di co-esistenza e le forme di creolizzazione, accettando la sfida di una contemporaneità insieme come dato e problema.
Pompeo, F. (2012). Elementi di antropologia critica. ROMA : Meti edizioni.
Elementi di antropologia critica
POMPEO, FRANCESCO
2012-01-01
Abstract
Da quasi un trentennio l’Antropologia socio-culturale ha ridefinito il proprio progetto conoscitivo in termini di critica culturale, a partire dalla messa in questione tanto del posizionamento del ricercatore quanto dell’autorità e autorialità della scrittura etnografica. Il rimpatrio di una tradizione di studi cresciuta decentrando lo sguardo eurocentrico in relazione ai “mondi altri”, ne ha ri-orientato il potenziale critico sul noi, alla luce della critica post-moderna, nel superamento delle impostazioni strutturaliste e nello sviluppo di quelle prospettive dinamiste che per prime hanno studiato le implicazioni storiche della “situazione coloniale”. Queste spinte ridisegnano l’orizzonte della ricerca nell’analisi di pratiche e politiche, di processi situati o multilocali, nel confronto con la globalizzazione e con le nuove realtà migranti. Mandata in soffitta l’idea oggettivista della disciplina e il programma di costruire un atlante delle diversità culturali come universi chiusi, riproposta dalle retoriche che politicizzano le identità promuovendo l’etnicizzazione del sociale, l’Antropologia oggi affronta la pluralità dei mondi umani analizzandone gli ambiti di co-esistenza e le forme di creolizzazione, accettando la sfida di una contemporaneità insieme come dato e problema.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.