La monografia è tesa a ricostruire la struttura e le varie applicazioni del negozio fiduciario nel diritto romano classico; in proposito sono stati meritevoli di approfondimento le differenze tra la fiducia in epoca pre-gaiana e la fiducia in epoca classica, ma anche lo stesso significato della bipartizione rigida, fiducia cum amico e fiducia cum creditore, proposta da Gaio nelle Institutiones. A questo fine, grazie anche agli autori che si sono in seguito occupati del problema delle interpolazioni, si sono potuti individuare i passi del Digesto che con un alto grado di probabilità sono riferibili alla fiducia. Quindi questi testi scoperti dalla letteratura, accostati ai documenti epigrafici, alle altre fonti giuridiche e anche alle fonti letterarie, formano un insieme di testimonianze molto precise e interessanti per la ricostruzione della fiducia romana nel periodo repubblicano e classico. Dall’analisi delle fonti è emerso quindi che la fiducia è un negozio a causa multipla che consiste in un trasferimento di un bene dal fiduciante, attraverso mancipatio e in iure cessio, al fiduciario, il quale è obbligato alla restituzione o, nel caso di fiducia manumissionis causa, alla cessazione della proprietà.
Bertoldi, F. (2012). Il negozio fiduciario nel diritto romano classico. MODENA : Mucchi Editore.
Il negozio fiduciario nel diritto romano classico
BERTOLDI, FEDERICA
2012-01-01
Abstract
La monografia è tesa a ricostruire la struttura e le varie applicazioni del negozio fiduciario nel diritto romano classico; in proposito sono stati meritevoli di approfondimento le differenze tra la fiducia in epoca pre-gaiana e la fiducia in epoca classica, ma anche lo stesso significato della bipartizione rigida, fiducia cum amico e fiducia cum creditore, proposta da Gaio nelle Institutiones. A questo fine, grazie anche agli autori che si sono in seguito occupati del problema delle interpolazioni, si sono potuti individuare i passi del Digesto che con un alto grado di probabilità sono riferibili alla fiducia. Quindi questi testi scoperti dalla letteratura, accostati ai documenti epigrafici, alle altre fonti giuridiche e anche alle fonti letterarie, formano un insieme di testimonianze molto precise e interessanti per la ricostruzione della fiducia romana nel periodo repubblicano e classico. Dall’analisi delle fonti è emerso quindi che la fiducia è un negozio a causa multipla che consiste in un trasferimento di un bene dal fiduciante, attraverso mancipatio e in iure cessio, al fiduciario, il quale è obbligato alla restituzione o, nel caso di fiducia manumissionis causa, alla cessazione della proprietà.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.