La sostenibilità della produzione è uno degli obiettivi della comunità internazionale che sulla necessità di attuare un coordinamento delle politiche ambientali a livello transnazionale attraverso progetti di sostenibilità che coinvolgano gli Stakeholder locali (think globally, act locally). In Italia i distretti industriali sono oltre 150 e rappresentano una parte significativa della struttura produttiva, specialmente nel settore manifatturiero, arrivando a coprire una quota delle esportazioni pari al 25,6% del totale. Per prossimità geografica, integrazione della filiera, medesima specializzazione produttiva, queste aree sono caratterizzate da una fitta rete di relazioni tra le diverse categorie di Stakeholder. Tali caratteristiche rendono i distretti italiani luoghi ideali dove attuare politiche di gestione ambientale coordinate a livello locale. Dato che le Piccole e Medie Imprese (PMI) sono responsabili di oltre il 70% delle emissioni inquinanti, le istituzioni comunitarie hanno ritenuto i Sistemi di Gestione Ambientali (SGA), e in particolare l’EMAS (Reg. CE 1221/2009), validi strumenti per ridurre le esternalità negative delle loro attività. In Europa, le organizzazioni Registrate EMAS sono oltre 4.000 e l’Italia è il secondo Paese per la diffusione dello Schema, con 1.793 Siti e 1.096 Organizzazioni registrate. Viste le difficoltà, spesso di natura economica, che le imprese di ridotte dimensioni hanno nell’implementare EMAS, l’Unione Europea ha promosso un approccio volto all’applicazione dello Schema a livello Distrettuale. Dal 2005 ad oggi il Comitato per l’Ecolabel e per l’Ecoaudit (organismo nazionale competente per EMAS) ha pubblicato due posizioni per l’implementazione di EMAS a livello di cluster1. Entrambe le Posizioni si basano su un forte coinvolgimento degli Stakeholder distrettuali al fine di realizzare un percorso condiviso per la sostenibilità locale. L’impegno profuso e i risultati ottenuti sono riconosciuti dal Comitato attraverso il rilascio di un Attestato EMAS al Soggetto Gestore (entità mista pubblico-privata appositamente costituita per rappresentare il distretto). Negli anni il numero di Distretti che hanno intrapreso il percorso fino all’ottenimento dell’Attestato EMAS è pari a dodici, comprendendo diversi settori (cartario, conciario, farmaceutico, tessile, etc.). Al fine di valutare sul campo i risultati ottenuti dalle politiche messe in atto dal Soggetto Gestore è stato pubblicato uno studio ISPRA (RT 166/2012) di cui questo lavoro rappresenta una naturale evoluzione. Nel precedente lavoro l’indagine conoscitiva sullo stato di attuazione dei programmi ambientali sottesi dall’Attestato EMAS ha visto il coinvolgimento dei Soggetti Gestori e delle organizzazioni registrate EMAS, mentre il presente ha esteso la ricerca ad una platea più ampia di interlocutori, attraverso la partecipazione di diverse categorie di Stakeholder presenti nei distretti investigati: Organizzazioni Imprenditoriali2, Comuni (inclusi quelli certificati ISO 14001) e Imprese certificate ISO 14001. Nello specifico questo lavoro fornisce nella prima parte una sintesi del percorso normativo e decisionale cha ha visto l’applicazione di EMAS a livello distrettuale; nella seconda, presenta i risultati ottenuti, integrando quelli riportati nel precedente studio nell’ottica di fornire al lettore una panoramica più esaustiva della realtà indagata.

Merli, R., D'Amico, M., Preziosi, M., Massa, I. (2014). Indagine conoscitiva sull'attuazione di EMAS nei Distretti italiani – II parte: Analisi del coinvolgimento degli Stakeholder. Roma : Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale ISPRA.

Indagine conoscitiva sull'attuazione di EMAS nei Distretti italiani – II parte: Analisi del coinvolgimento degli Stakeholder

MERLI, ROBERTO;PREZIOSI, MICHELE;
2014-01-01

Abstract

La sostenibilità della produzione è uno degli obiettivi della comunità internazionale che sulla necessità di attuare un coordinamento delle politiche ambientali a livello transnazionale attraverso progetti di sostenibilità che coinvolgano gli Stakeholder locali (think globally, act locally). In Italia i distretti industriali sono oltre 150 e rappresentano una parte significativa della struttura produttiva, specialmente nel settore manifatturiero, arrivando a coprire una quota delle esportazioni pari al 25,6% del totale. Per prossimità geografica, integrazione della filiera, medesima specializzazione produttiva, queste aree sono caratterizzate da una fitta rete di relazioni tra le diverse categorie di Stakeholder. Tali caratteristiche rendono i distretti italiani luoghi ideali dove attuare politiche di gestione ambientale coordinate a livello locale. Dato che le Piccole e Medie Imprese (PMI) sono responsabili di oltre il 70% delle emissioni inquinanti, le istituzioni comunitarie hanno ritenuto i Sistemi di Gestione Ambientali (SGA), e in particolare l’EMAS (Reg. CE 1221/2009), validi strumenti per ridurre le esternalità negative delle loro attività. In Europa, le organizzazioni Registrate EMAS sono oltre 4.000 e l’Italia è il secondo Paese per la diffusione dello Schema, con 1.793 Siti e 1.096 Organizzazioni registrate. Viste le difficoltà, spesso di natura economica, che le imprese di ridotte dimensioni hanno nell’implementare EMAS, l’Unione Europea ha promosso un approccio volto all’applicazione dello Schema a livello Distrettuale. Dal 2005 ad oggi il Comitato per l’Ecolabel e per l’Ecoaudit (organismo nazionale competente per EMAS) ha pubblicato due posizioni per l’implementazione di EMAS a livello di cluster1. Entrambe le Posizioni si basano su un forte coinvolgimento degli Stakeholder distrettuali al fine di realizzare un percorso condiviso per la sostenibilità locale. L’impegno profuso e i risultati ottenuti sono riconosciuti dal Comitato attraverso il rilascio di un Attestato EMAS al Soggetto Gestore (entità mista pubblico-privata appositamente costituita per rappresentare il distretto). Negli anni il numero di Distretti che hanno intrapreso il percorso fino all’ottenimento dell’Attestato EMAS è pari a dodici, comprendendo diversi settori (cartario, conciario, farmaceutico, tessile, etc.). Al fine di valutare sul campo i risultati ottenuti dalle politiche messe in atto dal Soggetto Gestore è stato pubblicato uno studio ISPRA (RT 166/2012) di cui questo lavoro rappresenta una naturale evoluzione. Nel precedente lavoro l’indagine conoscitiva sullo stato di attuazione dei programmi ambientali sottesi dall’Attestato EMAS ha visto il coinvolgimento dei Soggetti Gestori e delle organizzazioni registrate EMAS, mentre il presente ha esteso la ricerca ad una platea più ampia di interlocutori, attraverso la partecipazione di diverse categorie di Stakeholder presenti nei distretti investigati: Organizzazioni Imprenditoriali2, Comuni (inclusi quelli certificati ISO 14001) e Imprese certificate ISO 14001. Nello specifico questo lavoro fornisce nella prima parte una sintesi del percorso normativo e decisionale cha ha visto l’applicazione di EMAS a livello distrettuale; nella seconda, presenta i risultati ottenuti, integrando quelli riportati nel precedente studio nell’ottica di fornire al lettore una panoramica più esaustiva della realtà indagata.
2014
978-88-448-0641-5
Merli, R., D'Amico, M., Preziosi, M., Massa, I. (2014). Indagine conoscitiva sull'attuazione di EMAS nei Distretti italiani – II parte: Analisi del coinvolgimento degli Stakeholder. Roma : Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale ISPRA.
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