Un parricidio compiuto. Il confronto finale di Marx con Hegel

Il mondo globalizzato propone sempre più un unico sistema di vita. Tanto d’esser giunti a una sorta di conclusione della storia, oltre cui non è dato neppure immaginare segmenti di un altro avvenire. Per riaprire un discorso di nuova antropologia e di nuova socialità, questo testo, attraverso un percorso di storia della filosofia, ritorna sull’opera di Marx, per metterla a confronto con il principio dell’Identità Astraente e della Mera Quantità, che sempre più pervade e svuota di senso le nostre vite. A patto però di lasciar cadere dal pensiero, complesso e stratificato fino alla schizzofrenia, del vecchio Moro tutte le dogmaticità teoriche, che lo hanno ormai consunto e reso insostenibile: come il messianismo organicistico per il quale l’individuale scompare nel collettivo e il cosidetto materialismo storico basato sulla metafora edilizia di struttura e sovrastruttura o sul mito di una contraddizione sempre riproponentesi tra la bontà dell’homo faber e la cattiveria dei rapporti di proprietà. Passare dall’arcaico marxismo della contraddizione e del passato al nuovo marxismo dell’astrazione e del futuro è la posta in gioco di questa ricerca che stringendo insieme filosofia, sociologia critica e psicanalisi, si prova a riaprire un nuovo paradiga d’emancipazione.