La reclusione in carcere come pena regolamentata nello spazio e nel tempo è l’esito di una grande rivoluzione prodotta dal movimento utilitarista e da quello illuminista. Il carcere come pena è una invenzione della modernità connessa a grandi questioni che lo trascendono e a volte lo rimuovono: dal modello di produzione economica alla ideologia del lavoro, dai più generici obiettivi di giustizia al più specifico tema del rito del processo penale. Il carcere come pena ha a che fare con il sistema sociale e con quello fiscale, con le scelte urbanistiche e con quelle architettoniche, con la retorica dei diritti umani e con il residuo di giustiziabilità degli stessi, con la dignità dei corpi e con la salvezza delle anime, con l’etica e con la religione. Il carcere come pena è dentro il sistema del diritto ma è storicamente poco incline a farsi ingabbiare dal diritto. È il risultato di un giudizio che si trasforma in pregiudizio. Il carcere, per non ridursi a descrizione storica, va letto anche attraverso una indagine epistemologica che usi le categorie classiche dello spazio e del tempo e ne sveli le aporie.
Gonnella, P. (2014). Carceri. I confini della dignità. MILANO : Jaca Book.
Carceri. I confini della dignità
GONNELLA, PATRIZIO
2014-01-01
Abstract
La reclusione in carcere come pena regolamentata nello spazio e nel tempo è l’esito di una grande rivoluzione prodotta dal movimento utilitarista e da quello illuminista. Il carcere come pena è una invenzione della modernità connessa a grandi questioni che lo trascendono e a volte lo rimuovono: dal modello di produzione economica alla ideologia del lavoro, dai più generici obiettivi di giustizia al più specifico tema del rito del processo penale. Il carcere come pena ha a che fare con il sistema sociale e con quello fiscale, con le scelte urbanistiche e con quelle architettoniche, con la retorica dei diritti umani e con il residuo di giustiziabilità degli stessi, con la dignità dei corpi e con la salvezza delle anime, con l’etica e con la religione. Il carcere come pena è dentro il sistema del diritto ma è storicamente poco incline a farsi ingabbiare dal diritto. È il risultato di un giudizio che si trasforma in pregiudizio. Il carcere, per non ridursi a descrizione storica, va letto anche attraverso una indagine epistemologica che usi le categorie classiche dello spazio e del tempo e ne sveli le aporie.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.