L’innegabile rapporto tra politica e linguaggio è ben lontano dallo stabilire una regione pacifica. E’ sufficiente guardare al presente per registrarne la natura inquieta e instabile: il conflitto generato dalla compresenza di tante lingue, di tante storie diverse o gli effetti retorici, le menzogne volontariamente costruite, l’irrilevanza delle parole che pure vengono pronunciate, ci mostrano come la nostra natura linguistica sia ben lontana dal rappresentare una garanzia per la convivenza. Se l’estremo dell’armonia tra politica e linguaggio è dichiarata da Aristotele – eppure altri popoli, donne e schiavi, che all’apparenza parlano, non per questo vengono contati come una parte da tenere in conto – estremo del conflitto è invece il rapporto tra verità e politica, incarnato dalla messa a morte di Socrate. Ancora in Platone, e in Tucidide, si delinea per giunta il primato dei rapporti di forza che decide della possibilità dello scambio linguistico. Da questi inizi della riflessione filosofica, a partire dalle urgenze del presente, si apre un campo di indagine che evidenzia come politica e linguaggio siano cura e veleno l’una per l’altro.

Giardini, F. (2010). L'ALLEANZA INQUIETA. DIMENSIONI POLITICHE DEL LINGUAGGIO. FIRENZE : Le Lettere.

L'ALLEANZA INQUIETA. DIMENSIONI POLITICHE DEL LINGUAGGIO

GIARDINI, FEDERICA
2010-01-01

Abstract

L’innegabile rapporto tra politica e linguaggio è ben lontano dallo stabilire una regione pacifica. E’ sufficiente guardare al presente per registrarne la natura inquieta e instabile: il conflitto generato dalla compresenza di tante lingue, di tante storie diverse o gli effetti retorici, le menzogne volontariamente costruite, l’irrilevanza delle parole che pure vengono pronunciate, ci mostrano come la nostra natura linguistica sia ben lontana dal rappresentare una garanzia per la convivenza. Se l’estremo dell’armonia tra politica e linguaggio è dichiarata da Aristotele – eppure altri popoli, donne e schiavi, che all’apparenza parlano, non per questo vengono contati come una parte da tenere in conto – estremo del conflitto è invece il rapporto tra verità e politica, incarnato dalla messa a morte di Socrate. Ancora in Platone, e in Tucidide, si delinea per giunta il primato dei rapporti di forza che decide della possibilità dello scambio linguistico. Da questi inizi della riflessione filosofica, a partire dalle urgenze del presente, si apre un campo di indagine che evidenzia come politica e linguaggio siano cura e veleno l’una per l’altro.
2010
978 88 6087 415 3
Giardini, F. (2010). L'ALLEANZA INQUIETA. DIMENSIONI POLITICHE DEL LINGUAGGIO. FIRENZE : Le Lettere.
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